Basta aspettare una settimana, quindi capire se il Milan parlerà cinese e potrà permettersi di conseguenza il lusso di riportare a casa Ibra. Fininvest attende presto che gli investitori rappresentati da Galatioto e Gancikoff escano completamente allo scoperto, Berlusconi di conoscere uno per uno i suoi potenziali condomini anche per avere adeguate garanzie sull’avvenire della sua società. Zlatan costerà come il Monopoli, lo ha dichiarato ieri Silvio, ma con denaro fresco in cassa…
Attaccante e agente, Mino Raiola, hanno dato importanza alle proposte rossonere, mettendo nel conto la sinergia con i soci orientali: Galliani offrirà al massimo 6 milioni netti di ingaggio (come l’anno scorso), il resto verrebbe compensato da una ricca sponsorizzazione made in China; ricordando che già a gennaio il giocatore sarebbe stato ricoperto proprio d’oro da Pechino. Però serve sbloccare il mercato, perché lo svedese non attenderà a lungo. Lo riferisce La Gazzetta dello Sport. E allora, in qualche modo, la cessione della maggioranza del Diavolo deve accelerarsi – solo positivamente – nonostante ci siano dei passaggi fondamentali ancora da compiere. Il Cavaliere crede al colpaccio, ma occorre sbrigarsi nel decidere una volta per tutte il destino di via Aldo Rossi.
Chiarito che il Cavaliere rimarrà presidente onorario, mancano gli accordi sulla governance. Decisivi i prossimi giorni: l’entourage di Ibrahimovic vuole notizie, il Milan l’identità dei misteriosi soci. Attenzione, comunque, alla Premier, sempre addosso al campione: Mourinho lo vuole ma si sta raffreddando la pista Manchester United, in compenso è spuntato il Tottenham. Sullo sfondo i Los Angeles Galaxy.