A poche ore dalla sfida di San Siro contro il Milan, La Gazzetta dello Sport ha intervistato in esclusiva i fratelli Ciofani del Frosinone. Ecco le loro parole di Daniel: “Con quei colori rossoneri è nata la passione per il calcio. È la prima squadra che ho visto giocare e Van Basten è il primo campione che ho provato ad imitare. Ma sono legato a una gara in particolare: il 4-0 contro il Barcellona nella finale di Coppa Campioni del 1994. Non dimenticherò mai quello che fece Papà, che abbracciò me dopo l’1-0, Matteo sul 2-0, mamma sul 3-0 e al 4-0 di Desailly ci abbracciammo tutti”.
Matteo prosegue: “Adesso però, la passione per i colori rossoneri è scemata. Da quando siamo in Serie A, Papà Tonino segue solo noi. Ho comunque dei ricordi fantastici del Milan. La finale di Champions League contro la Juventus è una delle più sofferte. E non dimenticherò mai la delusione per la sconfitta col Liverpool nel 2005. Quando giocavo in Lega Pro dissi che questo era il mio sogno nel cassetto. Spero di essere titolare. Possiamo anche vincere, perché questo Milan è in difficoltà. Forse alcuni di noi non giocheranno più a San Siro e dobbiamo onorare questa maglia fino alla fine”.
Gli fa eco Daniel: “Abbiamo voglia di vincere in rispetto ai nostri tifosi che ci hanno sempre applaudito, anche dopo la sconfitta contro il Palermo. Questa gente ha capito che siamo uomini veri. All’andata ho segnato, ma non è stato quello il gol più importante della stagione. A Verona col Chievo ho segnato su assist di Matteo. Era un altro nostro sogno e lo abbiamo realizzato”. Matteo conclude parlando del nonno scomparso nel 1999: “Mi dispiace molto che non ci sia più. Era un grande tifoso rossonero, ma forse è meglio così. Se ci avesse visto contro il Milan, forse si sarebbe sentito male”.