Nuovo tecnico? Emery è il compromesso

Sarà un giugno “strano” per il Milan. Il termine fissato per le trattative con la cordata cinese è al 15 del prossimo mese. E fino a quella data la sensazione forte è che il mercato sarà praticamente bloccato. Se anche l’affare dovesse chiudersi positivamente, Silvio Berlusconi dovrebbe comunque rimanere socio di minoranza con non poca voce in capitolo per quanto riguarda le strategie di ricostruzione della squadra. C’è, però, un’urgenza: definire al più presto la futura guida tecnica.

Secondo quanto riferisce Tuttosport, le quotazioni di Cristian Brocchi sono in calo. Solo una vittoria della Coppa Italia, sabato 21 maggio contro la Juventus, potrebbe dare lustro alla candidatura per la conferma dell’attuale tecnico. Diversamente, il divorzio è certo. E, quindi, via al consueto toto-nomi. Adriano Galliani ha sondato Eusebio Di Francesco (che resterà al Sassuolo), Marcello Lippi (che accetterà un incarico in Federazione), Marco Giampaolo (destinato altrove) e Vincenzo Montella (potenziale successore di Conte in Nazionale). Il nome “caldo” rimasto sul tavolo è quello di Unai Emery.

Il tecnico spagnolo del Siviglia si appresta a giocarsi la prossima settimana la terza finale di Europa League consecutiva, accarezzando così il record di un tris di trofei continentali. Il Milan l’ha corteggiato già nelle scorse due estati, senza riuscire a far decollare pienamente la trattativa. Eppure il suo curriculum internazionale piacerebbe non poco ai nuovi probabili soci rossoneri. Non solo. Emery al Milan ritroverebbe il suo “pupillo” Carlos Bacca, altro elemento da non sottovalutare. Tra le candidature internazionali restano quelle di Manuel Pellegrini, in uscita dal Manchester City, Felipe Scolari e André Villas-Boas.

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