Il terreno entro il quale il Milan potrà muoversi per il prossimo mese abbondante sul mercato è impervio e delimitato. Troppe variabili: l’incertezza sul prossimo allenatore, la cessione della società. Ma è improponibile restare fermi fino a metà giugno. Occorre muoversi, prendere pre-accordi, sondare. Quello che si sta facendo. Nei desideri della dirigenza, per esempio, si è riacceso il nome di Ibra: un piccolo spiraglio esiste, ma al momento siamo a livello di suggestione dal costo elevatissimo.
Quindi bisogna per forza preparare diversi piani B. Una pista, annuncia La Gazzetta dello Sport, riporta a Dzeko. Sembra che di recente l’entourage dell’attaccante sia stato contattato da emissari milanisti: un semplice sondaggio, per capire la reazione della Roma, la volontà del giocatore e quanto servirebbe spendere per riuscire. Ma tutto è ovviamente subordinato all’addio di Bacca, per il quale si sarebbero fatte avanti – in maniera superficiale – alcune squadre della Cina. Appare evidente, infatti, che fra Ibra, Dzeko e Bacca ne rimarrà solo uno, fermo restando che la possibile operazione legata al bosniaco non sarà low-cost. I giallorossi l’hanno riscattato ad ottobre dal Manchester City sui 16-17 milioni di euro, quindi chiederebbero non meno di 12-13 milioni (contratto in scadenza 2020) e in più occorre aggiungere un ingaggio da ben 4.5 milioni. Un investimento oneroso e rischioso: parliamo di un 30enne, incappato in una stagione disgraziata nonostante i 10 gol (8 in campionato e 2 in Champions). Edin, comunque, non è sul mercato, ma ci andrebbe senza problemi in caso di interessanti offerte.
This post was last modified on 12 Maggio 2016 - 16:30