Dopo Mr. Bee, non credo nemmeno ai cinesi. Su Ibra e Brocchi…

Mi dispiace, ma non ci credo. Come non credevo un anno fa di questi tempi a quella che si è rivelata una colossale “bufala” thailandese. Tutta la stampa nazionale aveva già “ceduto” il 48% del Milan al fantomatico Mr Bee e pendeva dalle labbra della sua “corte dei miracoli”. Purtroppo per il Milan, di miracoli non ce ne sono stati. L’unico incantesimo è stata la “sparizione” di Bee e di tutti i suoi accoliti. Eppure anche in quel caso c’erano stati fior di comunicati Fininvest, summit, incontri e strette di mano con tanto di foto e interviste. Poi è scoppiata la bolla di sapone e tutto si è dissolto. Temo fortemente che accadrà la stessa cosa anche quest’anno. Comunicati di Fininvest e dichiarazioni presidenziali sono molto più accorti e questo è sicuramente un buon segno.

Gli intermediari sono di ben altro spessore, non foss’altro che per il loro curriculum nel settore. Certo, anche quest’anno scorgiamo il grande interesse di mediatori, agenti, procacciatori di affari e giornalisti, tutti a “fare il tifo” per questa o per quella cordata. Ci sta, fa parte del lavoro dei soggetti in questione. Scorgiamo da parte di Fininvest la grande volontà di far sapere a tutto il mondo che il Milan è in vendita e le offerte fioccano. A questo mood si è ormai ben adattato anche il presidente Berlusconi che ha ammesso di essere alla disperata ricerca di un acquirente da oltre un anno. Come nello stile del personaggio Berlusconi pone le sue condizioni, ma se davvero arrivasse un compratore disposto a scucire 500-600 milioni per acquistare il Milan davvero pensate che il presidente potrebbe dirgli: “Però per 3 anni comando io e voi siete obbligati a scucire almeno 200 milioni all’anno”?

Ovviamente no. Già è difficile trovare qualcuno che sia interessato a comprare una società che costa così tanto sia nell’acquisizione iniziale sia nel mantenimento e che da 30 anni non ha mai prodotto utili, ci manca pure che gli si pongano determinate condizioni!

E poi non capisco una cosa: chi comprerebbe eventualmente il Milan lo farebbe per avere un ritorno di immagine e allora perchè tutti quelli che vengono accostati a questa trattativa, da Jack Ma a Robin Li, si affrettano a smentire? Chi vuol fare una costosissima operazione di immagine senza poi comparire? E’ ovviamente una clamorosa contraddizione. Cosiccome sono contraddittori gli scenari che ci si parano davanti in questo periodo molto “pre-elettorale”. A sentire Fininvest e la stampa italiana c’è la fila di compratori cinesi per il Milan, a vedere i fatti nessuno si presenta con i soldi. E nessuno si palesa. Eppure pochi mesi fa un imprenditore cinese ha impiegato pochi giorni a scucire 60 milioni di sterline e comprare l’Aston Villa. 60 milioni, stadio compreso e un club caduto in disgrazia da rilanciare. Questi sono gli affari sul calcio che fanno gli imprenditori. Che siano arabi, russi, cinesi o di chissà dove.

Ripeto, sbaglierò ma secondo me anche stavolta i cinesi svaniranno e Berlusconi proseguirà nella gestione di questo declino finanziario e ovviamente tecnico. Per questo motivo, mi spiace ma non credo a Ibra. Che somiglia molto all’Ancelotti dello scorso anno. Il nostro attaccante sarà Pavoletti. E il nostro allenatore Giampaolo. A meno che qualcuno non faccia saltare la panchina della nazionale a Ventura. Ecco, il buon Giampiero secondo me sarebbe l’uomo e l’allenatore giusto per gestire una situazione caotica dal punto di vista societario e povera dal punto di vista tecnico. Soddisfacendo anche le esigenze estetiche del presidente. Ventura sarebbe la scelta migliore. Ed è per questo che non la prenderemo. Negli ultimi 4 anni abbiamo fatto sempre il contrario della scelta migliore. Ovviamente la peggiore, recentissima, è quella di proseguire con la società bicefala. Nonostante tutti, e Brocchi l’ha esplicitamente detto, finalmente si siano accorti che quella è l’origine di tutti (o gran parte) dei nostri guai.

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