Queste le dichiarazioni rilasciate, dopo Bologna-Milan, da Roberto Donadoni:
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“Nelle decisioni, eccezion fatta per il rigore non dato a noi, che era facile da vedere, l’arbitro ha fatto quello che avrebbe dovuto fare. Ripeto, peccato per il rigore. Da vecchio milanista, dico che Doveri è un po’ un portafortuna dei rossoneri, visto lo score. Siamo partiti bene, concentrati e attenti. L’ingenuità di Diawara non ci sta: è un grosso errore, che ci ha penalizzato. Amadou deve capirlo e rendersene conto: ha grandi potenzialità. Gli servirà da lezione. Da ex milanista, dispiace vedere una situazione così poco chiara e limpida. Il Milan dei miei tempi aveva una società forte e concreta, con le idee sempre chiare. Stanno pagando questa situazione. Per loro, è stata una stagione difficile, ma hanno ancora un risultato importante da conseguire. Mi auguro che il Milan ce la faccia, ma ha un brutto cliente da affrontare. Mi sarebbe piaciuto allenare il Milan di Sacchi”.
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“I ragazzi hanno fatto il massimo, visto come si è messa dopo dieci minuti. Ci abbiamo provato, era giusto rischiare qualcosa: i ragazzi hanno messo anima, forza ed energia. Diawara si è scusato, malgrado le scuse non bastino. Il rigore c’era, indubbiamente. Quando un arbitro sbaglia, in partite del genere, è sempre decisivo in negativo per chi subisce. La squadra deve alzare l’asticella. Sono convinto che la classifica rispecchi sempre, grosso modo, quanto valga. Abbiamo fatto un ottimo campionato, considerando tutto, ma possiamo a dobbiamo fare di più. Con la società, proveremo a fare il massimo per regalare altre gioie ai tifosi. Diawara? E’ cresciuto in maniera esponenziale, ha margini di crescita impressionanti e può rendere le sue giocate ancora più importanti di quelle che già sono. Anche io, quando lo alleno, dimentico l’età che ha: è giovanissimo, però, ha grande forza e coraggio“.