Nel Milan che si avvicina nella maniera peggiore possibile alla finale di Coppa Italia contro la Juventus, ci sono una quantità enorme di problemi, dubbi ed incertezze. Resta difficile parlare di formazioni, tattica e scelte tecniche dopo tutto quello che è successo soprattutto nell’ultimo mese di questa stagione. Eppure c’è una finale da affrontare e undici calciatori da mandare in campo. Tra presunti epurati e u qualche infortunato non sarà facile mandare in campo una formazione che se la possa giocare contro i Campioni d’Italia. I problemi principali sembrano esserci soprattutto in difesa. Nelle ultime partite c’è stata molta confusione, sia nelle scelte, sia nei meccanismi di un reparto che con Sinisa Mihajlovic sembrava aver trovato la giusta quadratura e i giusti automatismi.
Sarà difficile la scelta dei quattro da mandare in campo soprattutto se, come appare assai probabile, non si potrà contare sull’apporto di Abate e Antonelli sulle corsie esterne. Entrambi sono ancora fermi ai box, al momento un loro impiego contro la Juve appare assai improbabile, anche se non del tutto impossibile. Se si dovesse fare a meno dei due terzini titolari, ci sarà ancora spazio per Mattia De Sciglio con la speranza che il giovane italiano dia qualche segnale di ripresa e non sia la brutta copia sbiadita dell’ottimo terzino visto nella prima stagione in Serie A. Dall’altra parte si dovrebbe puntare su Calabria, non proprio convincente nelle ultime occasioni in cui è stato mandato in campo, ma pur sempre l’unico terzino di ruolo a disposizione.
Di certo, sarebbe deleterio ripetere l’esperimento provato contro la Roma, quando Mister Brocchi è stato in grado di togliere dal centro il miglior centrale a disposizione e spostarlo, con evidenti ripercussioni negative, sulla fascia. Alessio Romagnoli, quindi, verosibilmente tornerà centrale e farà coppia con uno tra Alex, Zapata e Mexes. Qui la scelta non è facile, ma semplicemente perché l’imbarazzo è in negativo. Alex, dopo una stagione dignitosa, è diventato inaffidabile nelle ultime partite e ha dimostrato palesemente di non essere in grado di disputare una finale di Coppa Italia. Zapata, dopo alcune buone performance con Mihajlovic, ha giocato poco e male con Brocchi che gli ha sempre preferito qualcun’altro. Mexes, infine, ha vissuto una stagione da panchinaro e separato in casa con il tecnico serbo, salvo poi ricevere i gradi da titolare e addirittura la fascia da capitano (nell’ultima gara) da Brocchi. Non è un caso che è sempre stato un pupillo del Presidente del resto. La situazione sembra alquanto complicata e per il tecnico rossonero non sarà facile presentare una difesa affidabile al cospetto della squadra più forte d’Italia.