In un finale di stagione decisamente avaro di soddisfazioni, il Milan riscopre un tesoro che pensava di aver perso. Affossato da annate difficili e costellate di infortuni, Mattia De Sciglio, nell’ultimo mese, ha saputo riprendersi ad alti livelli, risultando il migliore in campo per distacco contro la Juventus, sul palcoscenico più importante.
La prestazione del terzino rossonero non è passata inosservata, scrive la Gazzetta dello Sport. Il classe 92′ è stato all’inferno e ritorno, per citare un colossal cinematografico: presentato con le stigmate del predestinato, è partito dall’investitura ufficiale di Maldini -“Vero, può essere il mio erede“- per finire subissato di fischi ogni volta mettesse piede a San Siro. 3 presenze alla prima stagione, 27 in quella successiva e poi una sequela di campagne sfortunate avevano annichilito l’aurea del ragazzo. Ora la redenzione sportiva di Mattia.
Sì perché i complimenti di compagni, colleghi, stampa e media sono una bella cosa; ma quando gli elogi si tramutano in interesse di grandi club europei, il discorso cambia parecchio. Il labiale di Allegri, al termine dello scontro capitale, pare non lasci molto all’immaginazione: “Tra poco ci rivedremo…“, ma non solo i bianconeri si muovono per il ragazzo. E’ notizia delle ultime ore, riporta la Rosea, un sensibile interessamento del Bayern Monaco, guidato in primis dalla persona di Carlo Ancelotti, profondo conoscitore dell’universo del Diavolo e ben informato su tutti i dettagli del numero 2 milanista. A fronte di questi assalti, dalle parti di via Aldo Rossi hanno deciso di erigere il muro intorno all’atleta: attualmente, vige lo status di incedibilità, scrivono i colleghi. De Sciglio ed il Milan intendono reciprocamente ripartire da dove hanno finito, da quella sfida giocata con rabbia agonistica e voglia di difendere i propri gloriosi colori: una prestazione da De Sciglio vero, una prestazione da Milan vero.