I cinesi sono più vicini, ma questa volta l’indizio è diverso dal solito. E molto interessante. I rossoneri hanno cancellato un appuntamento fissato martedì prossimo a Nyon con l’UEFA – nel quale avrebbe dovuto discutere del suo progetto industriale nel prossimo quadriennio – e il motivo è presto spiegato: a luglio ci potrebbe essere un assetto societario rivoluzionato e, in caso di qualificazione all’Europa League, saranno gli azionisti di maggioranza a dover presentare entro dicembre un nuovo piano.
La bozza di quello vecchio, che prevedeva la partecipazione all’Europa League nel 2016-17 e alla Champions nel 2017-18, non sarà comunque più presentato nemmeno se alla fine dovesse rimanere Silvio Berlusconi alla presidente. Repubblica spiega il perché: se i rossoneri non andranno in Europa League non sarà necessario aderire al Fair Play Finanziario; se invece ci arriveranno il club ha comunque ritenuto sopportabile il rischio di un patteggiamento con l’Uefa, fra fine 2016 e inizio 2017, per la violazione delle regole del progetto stesso. Una procedura già toccata a Roma, Inter, Manchester City e PSG: la sanzione consisterà in una trattenuta sui premi, una limitazione della rosa o sulla campagna acquisti in sede di mercato.
This post was last modified on 6 Maggio 2016 - 16:46