Nonostante il rinvio dell’aggiornamento previsto nel fine settimana con l’advisor Sal Galatioto e della scadenza dell’esclusiva, dal 15 al 20 giugno, prosegue l’operazione Milan-cinesi per la possibile cessione della maggioranza della società rossonera. Nonostante le imprevedibili dichiarazioni di Berlusconi, che un giorno chiude la porta e l’altro riapre all’addio. I colloqui proseguono, bisogna chiarire la questione della governance e Silvio vuole conoscere meglio gli acquirenti e il suo ruolo. Ma dovrebbe rimanere presidente onorario finché avrà delle quote.
Attenzione, però, ai dettagli svelati dalla China Central Television, la televisione di stato (quella del Partito Comunista, la più seguita nel paese), e riportati da Tuttosport. Ecco 4 nomi degli investitori legati all’affare: alcuni già noti, alcuni nuovi. In generale degli uomini ricchissimi, con alle spalle un impero economico tanto grande da assicurare un avvenire florido in caso di passaggio di consegne. Si parte da Robin Li, fondatore del motore di ricerca Baidu e impegnato nel settore dell’energia. Patrimonio stimato: 14 miliardi di euro (il 4° più ricco della Cina secondo Forbes). Magari non figurerà in prima persona, visto che Fininvest ha recentemente smentito tale soggetto, ma qualcosa sotto ci sarà.
Poi Hui Ka Yan, presidente di Evergrande Real Estate; He Xiangjian, proprietario di Midea, azienda leader negli elettrodomestici; ed Eric Xu. O meglio, perché il nome anglofono è usato da due imprenditori, Xu Yong, cofondatore di Baidu e numero uno di Yifang (società di investimento in capitale di rischio e attività immobiliari), e Xu Zhijun, vicepresidente e attuale Ceo della compagnia telefonica Huawei (già partner commerciale del Diavolo). Escluso Jack Ma, patron del colosso Alibaba e socio finanziario di Evergrande.