Spesso il lunedì è un giorno di scelte e in parte lo è stato anche ieri. Berlusconi, nel consueto pranzo ad Arcore con i figli, ha approfondito certi temi legati alla cessione di quote del club al consorzio cinese e resto i dirigenti Fininvest gli sottoporranno il dossier con tutte le garanzie bancarie necessarie a rendere più solide le certezze di Silvio. Che ancora non ha deciso se vendere o meno.
Dopo che la cordata di investitori si era disorientata e irritata di fronte alle sorprendenti parole del presidente nel famoso video-messaggio (dove spiegava di preferire consegnare la società in mani italiane), si registra una seconda apertura: fonti americane vicine a Sal Galatioto, advisor dell’affare, si dicono molto più ottimiste rispetto a qualche giorno fa. Non solo, aggiunge La Gazzetta dello Sport: freddezza evidentemente superata, i potenziali soci orientali sono di nuovo sereni e a breve aspettano sviluppi decisivi sulla conclusione positiva del primo atto: ovvero la concessione dell’esclusiva, magari già nelle prossime ore. O al massimo in questa settimana. La holding di famiglia è pronta al grande passo, aspetta solo il via libera avendo in mano diversi indizi incoraggianti ai fini dell’operazione. La firma, comunque, non sarà vincolante e quindi permetterà al Cavaliere di fare marcia indietro quando vorrà.
Diverso il discorso sul mercato perché ogni trattativa – a parte il rinnovo ormai chiuso di Montolivo – verrebbe congelata per un mese: acquisti, cessioni e allenatore. Sono appena stati momenti delicati ma importanti, resta in sospeso la risposta di Berlusconi (quasi convinto) e poi la convocazione dell’atteso CdA. Un inizio, niente di così avanzato: si andrà per le lunghe, ci vuole tempo e l’esito non sembra certo scontato.