L’amarezza del post finale è ancora fortissima in casa Milan che aveva accarezzato il sogno di alzare un trofeo, di tornare in Europa dopo due anni e di battere la corazzata bianconera. Tutto questo spazzato via dalla zampata di Morata che ha riportato la logica e i pronostici al loro posto, facendo gioire la Juventus. 
Ora è proprio finita, il Milan non avrà più chance, basta ultime spiagge o partite da dentro o fuori: la stagione è finita nel peggiore dei modi con il Sassuolo in Europa League e il Diavolo a leccarsi le ferite per l’ennesimo fallimento. Il futuro di Brocchi rimane comunque incerto. Sotto il profilo dei risultati il tecnico ha fatto male, inutile nascondersi, in campionato ha ottenuto solamente 8 punti in 6 gare, e la squadra ha perso il sesto posto nella quale l’aveva lasciata Mihajlovic. Berlusconi a fine gara ha glissato con un enigmatico ‘vediamo…‘, in riferimento al futuro del mister. La sensazione è che si vada verso l’ennesimo cambio in panchina, Giampaolo il preferito, ma che la società ci voglia comunque pensare bene prima di decidere, vista anche l’enorme stima che il presidente nutre nei confronti di Brocchi.
L’ex tecnico della Primavera in conferenza stampa si è detto orgoglioso della prova della squadra e ha dichiarato di aver finalmente visto qualcosa di suo nel gioco e nella testa dei ragazzi. Non basterà probabilmente una sola gara giocata con l’atteggiamento giusto per confermarlo ma la dignità e la faccia perlomeno sono state salvate e ieri, senza girarci intorno, se c’era una squadra che doveva vincere quella era il Milan. Si va verso un’altra estate di parole, progetti, pensieri, cessioni societarie vere e presunte, verso un’estate di incertezza, di conferme o di nuovi tecnici verso un’estate per capire cosa cambiare e cosa mantenere. Il tutto senza Europa, ancora una volta il Milan giocherà solamente nel week-end, per la terza stagione consecutiva: una triste e assurda abitudine.