La stagione del Milan si chiuderà sabato sera dopo l’appendice della finale di Coppa Italia contro la Juventus. Poi, come al solito, sarà tempo di bilanci, di tirare le somme sull’ennesima stagione da dimenticare, al di là di come finirà la gara dell’Olimpico. L’incognita più grande sul futuro del Diavolo, oltre al futuro societario, è quella legata alla panchina. A chi spetterà l’onere di guidare la squadra nella prossima stagione? Dopo i tanti avvicendamenti delle ultime tre stagioni, l’idea di Silvio Berlusconi sarebbe quella di continuare con Cristian Brocchi, scelto e difeso da lui, nonostante i non buonissimi risultati ottenuti nella sua breve parentesi alla guida della prima squadra. Una conferma che, stando a quanto trapela dagli ambienti societari, non dovrebbe dipendere dal risultato di sabato.
Sarebbe assurdo porre la fiducia ad un allenatore a seconda del risultato di una partita, seppur così importante come la finale di Coppa Italia. Eppure, il futuro di Brocchi potrebbe davvero dipendere dall’esito della gara. Al momento, infatti, sembra certa una sua conferma se il Milan dovesse portare a casa il trofeo, un po’ meno se le cose non dovessero andare per il verso giusto. La rosa dei papabili alla panchina rossonera, però, al momento si è ristretta di parecchio. Il nome che circola con maggiore frequenza è quello di Marco Giampaolo, ormai ex allenatore dell’Empoli. Una profilo che piace dalle parti di Milanello per il gioco convincente che è riuscito a dare alla sua squadra in questa stagione.
Il 49enne ex centrocampista, però, resta a tutti gli effetti un’incognita. Prima dell’ottima stagione all’Empoli, infatti, proveniva da diversi esoneri o fallimenti anche in serie minori e non sembra avere l’esperienza giusta per guidare una squadra un po’ più blasonata. A maggior ragione in questo Milan, povero tecnicamente, con le pressioni dovute al malcontento dei tifosi provati da anni di disastri ed umiliazioni e con una situazione societaria complicata, non sembra esserci spazio per un allenatore che ha bisogno di tempo e tranquillità per far esprimere al meglio le proprie squadre. Anche l’alternativa Rudi Garcia, di cui si è parlato nelle ultime ore, non sembra convincere più di tanto per un ruolo che scotta e che negli ultimi anni è diventato bollente.