Nella girandola di nomi giornalmente accostati alla panchina rossonera ed il trambusto del caos societario, c’è una persona che lavora quotidianamente con in testa una sola data: 8 luglio. Cristian Brocchi ed il raduno pre-campionato a Milanello, un binomio ancora incerto ma con margini di possibilità, racconta l’edizione odierna del Corriere dello Sport.
Come ampiamente anticipato dal presidente Berlusconi, il Milan del prossimo anno sarà (almeno in cuor suo) completamente diverso da quello visto negli ultimi anni. L’attuale tecnico rossonero si trova dunque all’interno di un vero e proprio cantiere del Diavolo, alla ricerca di fondamenta solide sulle quali costruire un annata positiva, assoluto diktat presidenziale.
Alcune indicazioni su come erigere i primi piani del palazzo Milan, Cristian già le possiede. Sarà 4-3-3, svelano i colleghi, sotto mentite spoglie di un più berlusconiano 4-3-1-2. La precisa volontà tecnica è quella di incrementare la produzione ed il potenziale offensivo, ridotto a record da minimi storici nel campionato appena archiviato. Parlando di campo, il desiderio si tramuterà in centrocampisti più propositivi e con più reti portate in dote, facendo compagnia ad un tridente capace di scardinare difese di diversa lettura ed interpretazione.