Jack dopo l’infortunio che l’ha tenuto lontano dal campo nelle ultime settimane è entrato bene in campo, in un ruolo che non ama, quello di trequartista, ha come sempre lottato su ogni palla, ha impensierito Szczesny con una punizione e ha fatto qualche giocata di personalità. Nulla di trascendentale, sia ben chiaro, si è conquistato la sufficienza ma in questo momento di povertà tecnica è forse il massimo che il Milan si può permettere. Il 2016 dell’ex Atalanta non è stato dei migliori, anche il 28 si è fatto trascinare nelle sabbie mobili della mediocrità che hanno invaso
Milanello. L’ultimo baluardo, insieme a Donnarumma, a non abbandonarsi alla rassegnazione della squadra. In finale sarà l’uomo al quale affidarsi, molto più dei vari
Honda e Boateng, sarà colui che dovrà trovare la giocata imprevedibile per innescare le due punte.