Aggrappati a Jack

Nella polveriera che sta investendo lo spogliatoio del Milan è molto difficile trovare qualche nota lieta alla quale aggrapparsi in vista della finale di Coppa Italia, la gara più importante della stagione. Dopo il disastroso finale di campionato contro la Roma se proprio vogliamo trovare una flebile luce tra le tenebre, questa potrebbe essere il ritorno di Bonaventura.
Jack dopo l’infortunio che l’ha tenuto lontano dal campo nelle ultime settimane è entrato bene in campo, in un ruolo che non ama, quello di trequartista, ha come sempre lottato su ogni palla, ha impensierito Szczesny con una punizione e ha fatto qualche giocata di personalità. Nulla di trascendentale, sia ben chiaro, si è conquistato la sufficienza ma in questo momento di povertà tecnica è forse il massimo che il Milan si può permettere. Il 2016 dell’ex Atalanta non è stato dei migliori, anche il 28 si è fatto trascinare nelle sabbie mobili della mediocrità che hanno invaso Milanello. L’ultimo baluardo, insieme a Donnarumma, a non abbandonarsi alla rassegnazione della squadra. In finale sarà l’uomo al quale affidarsi, molto più dei vari Honda e Boateng, sarà colui che dovrà trovare la giocata imprevedibile per innescare le due punte.bonaventura milan-chievo (spaziomilan)
Dopo la Juventus sarà tempo di Europeo, difficile che Conte lo chiami ma una piccola speranza rimane viste anche le ultime defezioni azzurre a centrocampo. Sarebbe il giusto riconoscimento per due anni al top in una squadra flop. Il verbo ripartire ricorre da anni in casa Milan, sicuramente una delle pochissime certezze da cui farlo è rappresentata da Jack. Le piccolissime speranze per spaventare i bianconeri sono quasi tutte racchiuse nei suoi piedi.
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