Sulla cessione del Milan se ne sono sentite tantissime, sono state scritte pagine e pagine nelle ultime settimane ma le voci che si rincorrono non porteranno a un’ufficialità nell’immediato. Non ci sarà nessun CdA Fininvest quest’oggi ma Silvio Berlusconi sta comunque lavorando intensamente e sta esaminando tutti i documenti per, nel caso di riscontro positivo, concedere l’esclusiva a trattare.
Il nodo cruciale è proprio questo, il presidente del Milan non sta riflettendo se cedere o meno le azioni della società rossonera alla cordata cinese, sta semplicemente pensando se concedere a questo gruppo asiatico la possibilità di essere gli unici interlocutori per una possibile futura cessione. Vendere un’azienda dal fatturato così importante non è una faccenda che si risolve in poche ore, cedere una società di calcio è ancora più complesso, per tutti gli aspetti extra-manageriali che comporta. Un anno fa, di questi tempi, Belrsuconi e Mr Bee si incontravano a Milano: sembrava tutto fatto, solo questione di firme dicevano e poi dopo aver rinviato il closing per mesi varie volte, il broker thailandese è scomparso dai radar, portandosi dietro un vagone carico di domande e di incertezze.
Una scottatura che ancora brucia, un’esperienza che deve far riflettere: i voli pindarici in questo caso non sono concessi, si può sperare che la trattativa vada a buon fine se è per il bene del Milan ma aspettarsi una conclusione imminenti sarebbe da folli. Il Milan non è un gioco, dei sensazionalismi e annunci non ne ha bisogno, La realtà è molto più lenta e complicata, il precedente Teachaubol non può essere dimenticato, poi se davvero questa sarà la volta buona allora potremmo parlare di rivoluzione, di ripartenza e di anno zero. Per il momento, all’orizzonte non ci sarà nessuna novità a livello societario, nessun ultimatum e nessuna data limite per intavolare la trattativa. Per il momento c’è ancora il Milan, solamente il Milan. Accontentiamoci.
This post was last modified on 3 Maggio 2016 - 20:53