Bandinelli a SM: “Maldini? Berlusconi ha trovato un modo elegante per girare le frittata. Paolo ambiva a un ruolo prestigioso, invece…”

Laura Bandinelli, giornalista de La Stampa, è intervenuta nel corso del nostro programma “SpazioMilan”, in onda ogni martedì, dalle 12 alle 13.40, su Top Calcio 24, canale 62 del ddt, per parlare del momento dei rossoneri a partire dalla trattativa per la cessione del club: “I cinesi in qualche modo danno la valutazione al Milan che Berlusconi voleva, ma soprattutto gli garantiscono ancora un posto nella società. Vedremo se ora si concluderà l’operazione”.

Berlusconi

“La novità sta nel fatto che l’idea di Berlusconi rimane un Milan italiano e giovane, un’idea che ha in testa oramai da un anno. L’anno scorso quando fece un pranzo con gli sponsor parlò di questa ipotesi, ma dopo il mercato dell’anno scorso le ambizioni erano di nuovo cambiate. Ora parla in maniera onesta ai tifosi perché riconosce che non può più competere con le altre potenze europee. Non credo che il tifoso si voglia sentir dire che il Milan è ridimensionato, ma oramai sono tre anni che i tifosi non credono più alle sue parole. Questa squadra però va ricostruita da zero, salvo 3-4 elementi per tornare al livello di Roma e Napoli, senza parlare dal distacco con la Juventus. I milioni necessari per riportare il Milan in alto non ci sono più e vendere pare l’unica alternativa. La sicurezza oggi in casa Milan non si può avere su niente. Penso che Balotelli non rimanga, ma oggi tutto è ancora in discussione, figuriamoci il futuro dell’ex giocatore del Liverpool”.

“Maldini? Berlusconi ha trovato un modo elegante per girare la frittata. Galliani se lo farebbe anche piacere Maldini se Berlusconi lo imponesse ma evidentemente non lo ritiene ancora all’altezza per un ruolo di quel tipo. A me risulta che Maldini ambisca ad un ruolo operativo di alto livello. Berlusconi non vuole nessuno che gli faccia ombra ma anche Maldini sarebbe potuto entrare in punta di piedi in società senza voler pretendere subito un posto prestigioso. Come Zanetti all’Inter? Thohir ha ribadito di voler puntare su di lui ma prima lo hanno mandato a studiare. A Maldini è stato fatto un discorso simile ma Paolo si è sempre ritenuto già all’altezza”.

“Seedorf? Il problema è stato pensare che fosse diverso da allenatore a giocatore. Conoscevamo tutti il suo carattere e l’errore è stato credere che cambiasse diventando il tecnico del Milan”, conclude la Bandinelli.

Gestione cookie