Se Balotelli resta, con quale merito?

Fino a qualche settimana fa sembrava davvero impossibile, ora invece, a due giornate e tre partite dalla fine della stagione, il riscatto di Mario Balotelli sembra assai più probabile, quasi certo. Molto dipenderà dal futuro della società, da chi sarà il Presidente, chi saranno i dirigenti e l’allenatore, ma allo stato attuale delle cose si va davvero verso una conferma del giocatore. I buoni rapporti tra Adriano Galliani e Mino Raiola fanno pensare a questa strada per molti assurda, per tanti ingiustificata, ma che nel Milan di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani sembra incastrarsi perfettamente con le tante scelte fatte in questi ultimi anni e le tante contraddizioni di mercato che hanno portato la squadra in queste condizioni.

Al di là dell’opinione comune del milanista medio, che comunque non vede di buon occhio una permanenza di Balotelli in rossonero, cerchiamo di capire se ed in che modo, il tanto discusso attaccante rossonero, meriti una riconferma. Una stagione complicata, tormentata da un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per quasi un intero girone, ma che lo ha visto mettere a segno, fin qui, una misera rete. Positivo nelle prime partite disputate, ricordiamo soprattutto quelle contro Inter ed Udinese all’andata, Mario Balotelli non è rientrato nel migliore dei modi. Svogliato e insolente contro Genoa e Sassuolo, è stato più volte ripreso da Sinisa Mihajlovic per l’atteggiamento sbagliato in campo.

Per questa ragione, dopo quelle apparizioni, il campo lo ha visto pochissimo, fino a quando il tecnico serbo non gli ha dato un’occasione (sfruttata bene) contro la Juventus. Con Brocchi, poi, è stato sempre in campo, e per tutti i 90′, nelle altre partite (tranne quella di Verona in cui era squalificato). L’atteggiamento è stato quello giusto, ha giocato per la squadra e si è scusato per il rigore sbagliato contro il Frosinone, ma non ha segnato e questo, per un attaccante, non è un dato di poco conto. Da qualche settimana, poi, Adriano Galliani sta sottolineando con positività i suoi comportamenti giusti in campo e non, come se fosse una cosa straordinaria vivere e giocare da atleta. Il poco mercato che ha e la scelta del Liverpool di volersene sbarazzare, infine, fanno pensare ad una risoluzione della faccenda e ad una permanenza ormai quasi scontata.

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