Ma Bacca ha mal di pancia? Nessuno si preoccupa come ai tempi di Ibra, quando bastava una frase per destabilizzare l’intero ambiente, ma di certo le parole dell’attaccante a Bologna rimangono impresse. Dette a caldo, è vero, e magari avvelenate per la pessima consapevolezza di non essere più padroni del proprio destino in campionato, ma forti e chiare in senso negativo.
Chi gli sta vicino, comunque, assicura che il giocatore non ha nessun particolare disturbo. Dipende. Questa la risposta de La Gazzetta dello Sport sulla sua voglia di rimanere al Milan. E dipende qualcosa che accumuna nell’incertezza la gran parte del mondo rossonero: la finale di Coppa Italia. A cominciare da Brocchi, l’esito del 21 maggio sarà lo spartiacque della prossima stagione dal momento che difficilmente si raggiungerà l’Europa grazie alla Serie A. Carlos la scorsa estate accettò volentieri di rimettersi in gioco nel Diavolo, rinunciando alla Champions con il Siviglia. Ma uno che ha vinto due Europa League accetterebbe di rimanere fuori dalle coppe per il secondo anno di fila?
Ecco perché al Dall’Ara è rimasto vago sul futuro (le acquirenti disposte a pagarlo bene di certo non mancano), segnalando anche alla dirigenza la necessità di intervenire sul mercato per rinforzare la rosa. Stupisce lo stesso il cambio di atteggiamento: da moderatore energico, sempre carico e pacifico nonostante la polemica del cambio col Carpi, a duro realista. Sembra un malessere passeggero, o forse c’è qualcosa di più profondo. Il responso all’Olimpico di Roma.