La pessima annata vissuta dal Milan coinvolge principalmente i calciatori: nessuno di loro può definirsi esente da responsabilità. Le cause del crollo rossonero vanno ricercate oltre che nello scarso rendimento dei giocatori, nella società incapace di gestire la situazione, arrivando persino al cambio di guida tecnica a stagione in corso e nei due staff tecnici che si sono avvicendati, colpevoli di non riuscire a dare un’impronta precisa di gioco alla squadra.
Tuttavia analizzando le statistiche si legge come il rendimento di Carlos Bacca non sia stato così cattivo: i numeri ci dicono che El Peluca ha praticamente riproposto al Milan lo stesso rendimento avuto con il Siviglia lo scorso anno. Riferendoci esclusivamente al campionato, Bacca ha realizzato in questa stagione 18 gol in 38 presenze, per una media di 0,47 gol a partita. L’anno scorso nella Liga con il Siviglia ha realizzato 20 gol in 37 presenze, per una media di 0,54 gol a partita.
Come successe l’anno scorso con Jeremy Menez, anche quest’anno nel buio rossonero brilla una scintilla che potrebbe indicare la via sulla quale impostare il futuro della squadra: Carlos Bacca è un goleador puro e un rapace d’area di rigore, è un patrimonio del Milan e come tale va preservato e, se possibile, incentivato.