Alla fine anche Di Francesco ha perso la pazienza. Nella conferenza stampa di ieri ha dichiarato, come riporta Tuttosport, di volere una squadra dove non ci sia confusione. Queste parole sono una risposta più o meno velata alle ultime esternazioni di Silvio Berlusconi, il quale ha detto in un’intervista di non vedere Conte o Di Francesco come allenatori del Milan del futuro. Il tecnico del Sassuolo dal canto suo, un pensiero alla panchina rossonera lo stava facendo, soprattutto dopo aver saputo di un incontro tra Squinzi, suo attuale presidente, e Berlusconi.
Potrebbe anche essere che la parole di Berlusconi siano parte di una strategia elettorale, poichè il Milan fa sempre notizia, tuttavia si evince come ancora non ci sia un amalgama di pensiero nella società rossonera, pensando anche ai progetti di Galliani. L’AD rossonero sarebbe anche convinto di mantenere Mihajlovic a Milanello, se non altro per questioni di bilancio, visto che fino al trenta giugno il Milan avrà tre allenatori sotto contratto (anche Seedorf e Inzaghi stanno percependo lo stipendio). Il sogno presidenziale, cioè avere un Milan con giocatori tutti italiani e provenienti dal settore giovanile rossonero, si potrebbe realizzare con Brocchi in panchina: l’attuale tecnico della primavera sarebbe il più adatto nel traghettare i giovani “canterani” in prima squadra, tuttavia si tratterebbe della sua prima esperienza nel calcio professionistico. Consci dei fallimenti di Seedorf e Inzaghi nella gestione del gruppo, ecco che salgono le perplessità della dirigenza circa questa soluzione.
Galliani vedrebbe bene Di Francesco in questo ruolo, in quanto tecnico abituato a lavorare con giocatori italiani e capace di coniugare bel gioco e risultati. Proprio l’AD ha già ottenuto una piccola rivincita sul suo presidente, reo di aver bocciato l’idea Sarri (spettacolare il gioco del suo Napoli in lotta per lo scudetto) tanto gradito a Galliani.