Al momento è il miglior giocatore del Milan 2015-16, senza alcun dubbio: gol, giocate e tifosi che lo acclamano. Tuttavia non Carlos Bacca, non è ancora riuscito a fare quel salto di qualità che da lui ci si aspettava. Al momento è il top che abbiamo ma anche questo è sintomatico di una rosa poco carismatica: infatti, a 29 anni, dovrebbe essere trascinatore nella squadra dove gioca e non semplicemente la punta che la mette dentro.
Unai Emery, suo allenatore ai tempi del Siviglia (e chissà futuro in rossonero), aveva avvisato tutti: “Carlos ti rivoluzionava lo spogliatoio, una volta lo cacciai dall’allenamento per il suo comportamento dopo una gara in cui lo sostituii. Lui se ne andò. Il giorno dopo però mi chiese scusa appena entrato in spogliatoio. Uno come lui ti dà tanto, perché l’impegno che mette in campo è altissimo, ma certe sue occhiatacce…”. Così parlava il tecnico spagnolo del nostro numero 70. E non è cambiato molto: in campo, se messo nelle condizioni, rende al 100%, fuori in perenne lotta con i poteri forti. Dopo la decisione di ritiro forzato per la squadra proprio lui è stato uno dei primi a lamentarsi senza vergogna. La sua critica era condivisibile in parte: lontano dalla famiglia per una settimana causa impegno con la nazionale, non avrebbe voluto passare altro tempo lontano da loro. Un professionista strapagato, però, deve saper accettare le scelte drastiche di una società che sta facendo di tutto per far rendere come Bacca anche tutti gli altri.
Al momento il colombiano risulta essere la punta luminosa di un diamante ancora grezzo. E qui arrivano le richieste dei tifosi, che come sempre si affidano ai campioni per uscire da una situazione stazionaria nella sua negatività. Innanzitutto la resa del campione dovrebbe migliorare leggermente e non essere vittima incolpevole dell’andamento troppo altalenante di una una squadra che lo aiuta poco. Secondo poi, da lui ci si aspetta più responsabilità e maturità per aiutare il mister a fare le sue scelte, anche le più drastiche, con la consapevolezza che verranno condivise anche da chi in campo fa cambiare le partite in base al suo umore. Ad un Milan in carenza di leadership serve un Bacca trascinatore.