E’ passato ormai qualche giorno dall’esonero di Sinisa Mihajlovic e dal passaggio di Cristian Brocchi dalla Primavera alla prima squadra del Milan, in molti si staranno ancora domandando quali sono state le motivazioni che hanno spinto Silvio Berlusconi e Adriano Galliani a fare questa scelta. Tra le tante cause, sembra che la mancanza di gioco sia quella che ha influito maggiormente sulla scelta della dirigenza rossonera. A questo punto però, siamo sicuri che sia solo ed esclusivamente responsabilità dell’allenatore? Spesso abbiamo accusato i giocatori in campo di sbagliare atteggiamento, di affrontare con leggerezza gli avversari e di impegnarsi poco durante le partite.
La mancanza di gioco era dovuta allo scarso impegno o ad errori imputabili al tecnico? Quindi cambiando la guida, cambieranno anche queste dinamiche? Ce lo auguriamo vivamente. Avremmo tante altre domande da porgere al numero uno rossonero, ma sappiamo che non avremo mai risposta: speriamo invece di avere le giuste risposte direttamente dal campo e che, alla fine della stagione, la dirigenza milanista e Brocchi ne usciranno da vincitori. Non sarà facile perché il materiale umano non è cambiato rispetto alla gestione Mihajlovic, quindi tutte la nostra fiducia sarà riposta nelle motivazioni che il neo tecnico del Milan riuscirà ad infondere alla sua nuova squadra.
I giocatori dovranno però prendersi le loro responsabilità e dimostrare di essere da Milan. Le parole di Brocchi serviranno, ma tutti dovranno trovare le giuste motivazioni dentro a se stessi. Ogni componente della rosa dovrà mostrare tutto il suo valore, ripagando quanto la società ha offerto e offre tutt’ora ad ognuno di loro. Non dimentichiamoci che molti rossoneri hanno degli ingaggi molto alti ed è arrivato il momento di guadagnarselo davvero quello stipendio. La speranza è che non reagiscano negativamente al cambio in panchina: se così fosse, significa che il piano dirigenziale fallirà miseramente e a fine maggio vi racconteremo dell’arrivo di un nuovo allenatore.