LA CONFERENZA IN PILLOLE
– Conferenza terminata.
– Su Menez: “Secondo me e non parlo di Jeremy nel particolare ma di quei giocatori che hanno caratteristiche un po’ più da solisti, un conto è quando hai un gruppo forte che in maniera automatica riesce a tirare dentro quei giocatori che fanno un po’ più di fatica. Io ho visto un Menez che c’è all’interno del gruppo, si allena bene, ride, scherza, parla, è positivo. La speranza è che possa fare quello che gli ho chiesto e se ci dovesse riuscire anche il gruppo ne trarrebbe giovamento”.
– Miglior sostituto di Bonaventura è Honda o Boateng? “E’ questione di chi decido di far giocare, non di chi è più simile a Bonaventura. Il trequartista è quello che deve essere più simile agli altri tre di centrocampo. Per questo in alcune situazioni servirà uno, in un’altra un altro. La mia scelta sarà sempre legata ai tre interpreti di centrocampo”.
– Su Bonaventura: “Lui è quello che per caratteristiche può rappresentare un valore aggiunto per noi. Sa muoversi, può darci tanto. Non c’è dubbio”.
– Cosa si aspetta da Bacca: “Da lui e da tutti mi aspetto una reazione di orgoglio, una prova importante per la determinazione, una prova di gruppo, da squadra”.
– Correlazione tra infortuni e cambio di allenatori: “E’ statisticamente probabile, perché basta guardare in giro per l’Europa, perché è normale che quando c’è un cambio di allenamenti e di richieste, sommate alla voglia dei giocatori di mostrarsi ai loro allenatori, questo può incidere. Per fortuna gli infortuni sono tutti di lieve entità. Noi non abbiamo esasperato preparazioni o esercitazioni troppo forti”.
– Sul modulo: “Gli unici che non hanno digerito questa cambio di sistema sono al di fuori dello spogliatoio. E questo mi sorprende perché dovrebbero essere i giocatori a dirmi di non trovarsi. In realtà loro sono contenti, fiduciosi e vogliosi di conoscere. Nessuno di loro ha mai messo in questi giorni questo discorso al centro dei nostri problemi. Nella mia composizione di centrocampo li valuto per caratteristiche. Io penso che la scelta dei giocatori sia in funzione di questo”.
– Sul non arrabbiarsi durante la gara: “Probabilmente mi arrabbierò quando la squadra non capirà i miei concetti, quando qualcuno farà di testa sua. Ma in questo momento non posso avere la presunzione che abbiano capito al massimo i miei principi. Non è possibile. Stiamo lavorando per far sì che si accorcino i tempi. Sono fiducioso e ci credo, ma un passo alla volta”.
– Sulla velocità chiesta alla squadra: “Va capito il perché, poi va allenato e poi fatto. L’ho detto, fatto vedere, lo abbiamo allenato e domani spero di vedere qualcosa da questo punto di vista”.
– Su un possibile ritorno in Primavera: “Io ho l’ambizione di fare il meglio possibile in questo momento. Come abbiamo detto prima sono stato scelto per cercare di portare delle idee che ho manifestato di avere in questi anni, niente di più. Nel senso che è piaciuto il mio modo di intendere e di fare il calcio. Il mio unico pensiero ora è fare il massimo per i ragazzi che alleno e far sì che il Milan riesca a giocar bene in questo periodo”.
– Su Bacca: “Per me è stato importante quello che ci siamo detti nello spogliatoio. E’ stata una delle scene più emozionanti da quando sono allenatore. E’ stata vera, sincera, e credo abbia anche aiutato l’unione del gruppo”.
– Su Bonaventura: “Ha un controllo mercoledì e poi vedremo come sarà il suo recupero”.
– Sull’importanza dell'”anima” di una squadra: “E’ una squadra che ha bisogno di sicurezze, positività, che deve capire che tutto quello che ti serve per affrontare una partita dal primo minuto con rabbia e cattiveria agonistica deve venire da dentro di sè. Ognuno deve avere una fiamma accesa che lo porti a incidere sulla gara e ad essere protagonista. Io sono sicuro che loro abbiano una fiammella accesa dentro, ma che non siano ancora in grado di avvicinarla a quella dei compagni. Io spero lo facciano e che queste piccole fiammelle possano diventare un incendio”.
– Spazio ad altri giovani? “Quando parliamo di queste cose si fa un po’ di confusione. Il progetto parte da sotto e deve portare dei ragazzi pronti a giocare in prima squadra. Il progetto è partito sotto ma chiaramente sopra ancora no. Se dovessi avere la fortuna e la bravura di restare qua, l’anno prossimo a questo progetto si daranno sviluppi importanti. Pensare a diversi debutti in questo finale di stagione per dare dei contentini a dei ragazzi non mi sembra una cosa giusta. I ragazzi che scenderanno in campo lo faranno per merito non per contentini”.
– Testa alla Coppa Italia? “Non ho questa impressione, anzi ora dobbiamo lavorare insieme e far sì che si possa fare qualcosa di diverso. Noi stiamo lavorando per migliorarci di giorno in giorno. La Coppa Italia sarà la fine di un lavoro iniziato pochi giorni fa e che finirà il giorno prima della partita”.
– Altri obiettivi da raggiungere: “Logicamente il problema grosso emerso è stato quello della finalizzazione, quindi subito dopo il mio focus è stato lì, per cercare di far capire ai giocatori cosa chiedo e cosa vorrei da loro. Quali sono le zone da occupare e come farlo. La mia priorità è stata questa. Poi se domani riuscissero a fare tutto quello che ho chiesto allora sarebbero dei fenomeni, perché ci vuole tanto tanto lavoro. Ma sono sicuro che domani qualcosa mi faranno vedere”.
– Sulle critiche al possesso palla: “Se ci togliessimo dalla posizione della critica a prescindere, potremmo dire che qualcosina si è vista come il possesso palla, che è stato sì sterile ma non puoi ottenere trame offensive senza quello. Fa parte di un processo, e il tempo è stato troppo poco affinché tutto vada velocemente. Abbiamo fatto un record battendo anche il Napoli. Io sono contento di questo inizio, pur sapendo che c’è tantissimo da lavorare”.
– Inizia la conferenza.
Il mister a Milan Channel: “Ho un ricordo bellissimo del Verona, sono stati i miei primi campionati veri, è stata la mia prima esperienza in un club importante e non posso non ricordarla. Bacca? Il fatto che le scuse siano avvenute in maniera social è per far capire a tutti che c’è qualcosa di vero e profondo, ma la cosa più bella è successa nello spogliatoio. Lui è un ragazzo d’oro, mi ha emozionato e ha emozionato tutti i suoi compagni. E’ stato solo uno sfogo, ma siamo tutti qui per il bene del Milan e dobbiamo costruire un gruppo coeso. In questo momento ci sono giocatori che domani saranno assenti ma la mia volontà è vederli tutti per capire chi può darmi determinate cose. Comunque la voglia e la determinazione la hanno tutti e questo mi fa stare tranquillo. Il fatto che abbiamo fatto il record di possesso palla significa che questa squadra può farlo e già questo è un dato positivo. Ora il focus sarà però sulla fase di realizzazione, dove tutti dovranno essere più incisivi e concludere di più. Se vuoi dare una mentalità vincente alla squadra non puoi non avere obiettivi importanti e cercare di spronare il gruppo a cercare sempre le cose migliori. Io voglio che loro credano di più nei loro mezzi e che vadano in campo per vincere. Stiamo lavorando anche su questo”.
This post was last modified on 24 Aprile 2016 - 17:46