Certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano: è la storia dei campioni del Milan, da Gullit a Shevchenko, da Donadoni a Simone, fino a Mario Balotelli. C’è una maledizione che accomuna tutti questi fuoriclasse tornati a Milanello dopo aver avuto poco fortuna all’estero: la prima volta con la maglia del diavolo non la si scorda, la seconda si. Da Gullit a Sheva, fino a Donadoni, emigrato negli Stati Uniti per poi tornare a Milano senza fortuna, come tutti gli altri.
Forse vi starete chiedendo perchè manca proprio lui nel brodo delle minestre riscaldate. No non ci siamo dimenticati del figlio al prodigo Ricardo Kakà, anche perchè oggi compie 34 anni, ma il brasiliano non merita di rientrare nella medesima categoria: i 9 gol segnati nelle 37 partite nel 2013/2014, stagione che sancì il suo ritorno in rossonero, rappresentano tutto fuorchè un fallimento.
“E’ stato un anno difficile per tutti, ma per me tornare al Milan e raggiungere le 300 partite con questa maglia e superare i 100 gol è stato bellissimo” – disse Ricardo dopo il secondo addio ai colori rossoneri. Il suo palmares nel binomio milanista vanta ben due Super Coppe Europee, una Coppa del Mondo per Club, un Campionato, una Super Coppa Italiana ma sopratutto una Champions League e il Pallone D’Oro, trionfi che hanno fatto conoscere a tutto il Mondo quel bambino d’oro che usava alzare le mani verso il cielo dopo ogni gol. Sì perchè Ricardo nel 2000 in seguito ad un brutto incidente batte la testa sul fondo di una piscina e si rompe una vertebra del collo, incidente che nell’80 % dei casi ti paralizza. Un miracolo lo salva, la sua devozione è la conseguenza a quell’avvenimento. Il destino quel giorno decise di consegnare al Milan un grande uomo, oltre che un campione, tanto che il presidente Berlusconi lo definì “Il figlio che tutti i padri vorrebbero“. Ricardo, oggi sono 34. Tanti auguri vero cuore rossonero!
This post was last modified on 23 Aprile 2016 - 11:07