Rivoluzione in mediana: sale Poli, scende Bertolacci. E Boateng…

Dopo aver recuperato Balotelli, ritrovare Poli sarà molto più semplice. Lui, più di Mario, si distingue per applicazione e impegno. Ha nella corsa l’arma migliore e correndo sempre sembra essersi meritato da Brocchi – uno che in campo di certo non si risparmiava – una nuova occasione. Titolare grazie alla squalifica di Kucka e altri buoni motivi: se lo slovacco fosse stato a disposizione, l’ex Samp avrebbe giocato per scelta e non solo per necessità.

Tre le presenze dall’inizio in stagione (Sassuolo e Atalanta nel 2015, Chievo nel 2016), onestamente non memorabili. La media voto generale del giocatore non è positiva, ricorda La Gazzetta dello Sport: 5.67. Tante invece, 13, le volte nelle quali è subentrato dalla panchina e anche in questo caso non ha lasciato grandi segni nonostante buoni approcci: che sia stato 1′ a Frosinone – dove comunque serve l’assist a Bonaventura per il 4-2 finale – o 55′ sul campo della Lazio partecipando alla netta vittoria rossonera. All’Olimpico prese il posto di Bertolacci, infortunato dopo mezz’ora, e domani la staffetta potrebbe ripetersi. Stavolta mister 20 milioni è sano, però evidentemente non ha convinto l’allenatore. Non che in generale abbia ripagato le attese (vedi la prova di Marassi). Adesso rischia di essere l’escluso eccellente. Un gol in 25 partite sono una miseria: normale non avere ancora conquistato il posto fisso e comunque prevedibile che l’anno prossimo, visto il pesantissimo investimento, si riparta pure dal classe ’91. Il nuovo tecnico ha due idee diverse: insistere su Berto con Jack trequartista o usare quest’ultimo da mezzala con l’inserimento a sorpresa di Boateng (soprattutto) oppure Menez.

poli (spaziomilan)I numeri di Samp-Milan condannano Bertolacci: due contrasti vinti, due palloni recuperati e nove persi, nessun lancio, dribbling né palla intercettata in 54′. Poli, in 36′, si è segnalato per un lancio, 3 recuperi come i contrasti riusciti, 4 palle intercettate, un dribbling e 5 palle perse. La maglia con il Carpi non sarà dunque un gentile omaggio ma il premio alle seria professionalità dell’ex nerazzurro, evidenziata in passato da Mihajlovic.

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