Le ha provate tutte, anche la “mano de Dios”. Ma Orsato se n’è accorto subito e ha annullato il gol (ammonendolo). Era il 6’ della ripresa, di fatto l’inizio della fine delle batterie di Balotelli. Da lì in poi solo un sinistro alto di poco che ha spaventato Buffon e gli importanti applausi di San Siro al momento del cambio (contro la Lazio furono fischi, tanti fischi). Il voto de La Gazzetta dello Sport al suo ennesimo esame di riparazione è: promosso con riserva, perché aveva più “materie” da recuperare. Una prova confortante, finalmente.
Finché le gambe reggevano è sempre stato nel vivo del gioco, dettaglio non banale – anzi – conoscendo le apnee del ragazzo. Mario ha lottato per se stesso e quindi per la squadra, sotto gli occhi attenti del CT Conte. Il volo per gli Europei in Francia non sembra alla portata, però a questo punto della stagione provarci non costa nulla. Di certo giocando così ne giova il Milan, che davanti spesso fatica in maniera inverosimile quando Bacca – come ieri sera – non tiene un pallone e quando le alternative – Luiz Adriano e Boateng – non riescono a cambiare il passo. L’ex Liverpool è rimasto senza gol ma si è applicato bene: cercando il dialogo insieme ai compagni, provando ad andare in rete di astuzia e potenza. Sereno. E pensare che in avvio aveva sbagliato qualche appoggio di troppo, innervosendo i tifosi prima di reagire alla grande: per esempio la punizione respinta sulla riga da super Gigi e l’angolo-assist dalla traiettoria precisissima per l’incornata perfetta di Alex.
Ma quel maledetto 6’ della ripresa ha rovinato la serata, merito di Buffon e anche demerito di Balo che doveva solo spingere sottoporta. Gli è mancata la ferocia. Resta comunque l’ottima prova, l’atteggiamento giusto e i guizzi di classe. “Avete avuto culo”, ha scherzato al fischio finale.
This post was last modified on 10 Aprile 2016 - 16:28