Leader a sorpresa, la rinascita di Mauri

Quando lasci casa a 14 anni, per volare in Italia, significa che non hai paura. Quando vivi sulla pelle la tragica ultima stagione del Parma, prima del fallimento ufficiale, significa che nulla può intimorirti a livello sportivo. Può José Mauri dunque arretrare di fronte al caos Milan? Certo che no, racconta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport.

I rossoneri, quasi a sorpresa, si ritrovano con un leader in più, scrivono i colleghi. Prima dell’avvento di mister Brocchi, l’italo-argentino aveva collezionato solo 4 incontri in Tim Cup e 5 minuti (letteralmente) in Serie A. Briciole per chiunque, figuriamoci per un ragazzo del 96’ arrivato a Milano senza una precisa identità tecnico-tattica. Troppo disordinato per il difensivismo di Mihajlovic, José, invece, sembra incarnare tutti i valori che il neo tecnico vorrebbe ammirare in mezzo al campo: corsa offensiva, proposizione, ricerca degli spazi e riconquista del pallone.

José Mauri

Doti tecniche, qualità e non solo… Al debutto da titolare con il Milan, segnala la Rosea, il numero 4 ha mostrato personalità e carisma da veterano consumato, guidando il discorso motivazionale prima del fischio d’inizio e rimproverando (svariate volte) Bacca e Menez per le mancate coperture difensive. Niente male per un ragazzo nato il 16 maggio 1996.

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