Ogni settimana il “nostro” Adriano Galliani offre il suo punto di vista, esclusivo per SpazioMilan, sulla gara appena giocata dai rossoneri. “Il geometra del giorno dopo” è un modo ironico per esorcizzare le sconfitte e celebrare al meglio le vittorie sul campo dei rossoneri.
Cari tifosi e adorati abbonati, chi vi parla è il vostro amministratore delegato e vicepresidente vicario, Adriano Galliani. Ho scelto SpazioMilan per parlare con voi, ogni settimana, dopo le partite del nostro amato Milan. Un umile geometra, ma a tinte rossonere. Peccato debba commentare oggi l’ennesima brutta figura del clœb più titolato d’Europa, il mio sguardo al fischio finale di Verona diceva tutto.
Partiamo dall’unica nota positiva: Donnarumma. Il piccolo grande Gigio si è mostrato nuovamente fenomeno, ha salvato la squadra fino a quando ha potuto. Per fortuna il futuro del Milan è nelle sue mani: io e Mino lo sappiamo bene. Mino continua a dirmi: “Non cedere”. Io lo ringrazio puntualmente per il supporto. Il resto della difesa? Da farmi drizzare i capelli. Romagnoli si trasforma da Nesta a Laursen in un battito di cravatta mentre De Sciglio, dopo quell’infortunio, si candida a nuovo Due Facce per il futuro film di Batman. A centrocampo il mio capitano, Riccardino, mi dicono stia ancora battendo un fallo laterale, mentre Kucka, il mio amato Juraj, regalo prezioso (in ogni senso), mi ha ricordato il miglior Esajas. Non scattava, non dribblava e non diventava mai pericoloso: un piccolo Bertolacci, insomma. Finalmente ho conosciuto José Mauri: quei Plasmon prima della partita sono serviti. Honda, Menez e Bacca? Che dire: tre tulipani… appassiti.
Salvo il gol di Jeremy, tre dei migliori affari della mia carriera mi deludono, provocandomi una grande tristezza, anche se so che sapranno rendermi felice già dalla settimana prossima: il primo maggio Giannino è già sold-out. Detto questo, amici cari, voglio farvi una promessa. Ho sentito il Presidente e siamo d’accordo: scenderò in campo in prima linea con i miei consigli. Aspetto di assistere ad una gara, la prossima, che possa rilanciarci. Una notte da grande Milan. Lampioni, permettendo.
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