Brocchi era stato chiaro nella conferenza di presentazione del match: voleva vedere il 5% del suo “credo calcistico” in campo contro la Sampdoria e la squadra sembra averlo accontentato. Secondo La Gazzetta dello Sport, infatti, nella sfida di Marassi non si è assistito alla fantomatica “rivoluzione” che il presidente Berlusconi auspicava.
Dopo una sola settimana di allenamenti sarebbe stato difficile pretendere, da Brocchi, un cambio radicale, ma le differenze da Mihajlovic, comunque, si sono viste. Atteggiamento meno aggressivo, un recupero palla più basso e un numero di passaggi superiore rispetto alla media ottenuta dal serbo: queste le differenze sostanziali oltre alla posizione di Bonaventura.
Il centrocampista rossonero è stato schierato dietro le punte ed è parso, soprattutto nella prima frazione, piuttosto spaesato. Nel secondo tempo, invece, l’ex Atalanta è riuscito a dialogare di più con i compagni e si è proposto meglio in fase offensiva. Un trequartista atipico, Jack, che ha sfruttato la vena inspirata di Balotelli per gettarsi negli spazi, lasciando all’attaccante bresciano il compito di rifinire l’azione.