Cristian Brocchi ha vissuto una settimana molto particolare: in pochi giorni, infatti, è passato da allenare la primavera fino alla panchina del Milan con tanto di nomina presidenziale che lo indicava come il futuro della squadra rossonera. Stasera, in quel di Marassi, Brocchi si prenderà una rivincita con il passato proprio nello stadio che sancì il suo addio al calcio giocato poco più di tre anni fa.
La Gazzetta dello Sport, in edicola oggi, parla di “missioni” per Brocchi. In effetti l’allenatore rossonero ha due obiettivi che appaiono legati a doppio filo l’uno all’altro: la conquista dell’Europa e convincere Berlusconi a puntare su di lui per la rinascita rossonera. La sensazione è che per una conferma sulla panchina la condizione necessaria sia la conquista dell’Europa League possibilmente esprimendo il tanto caro “bel giuoco”.
Nella conferenza di ieri Brocchi è parso molto più rilassato rispetto alla presentazione di mercoledì: il tecnico ha spiegato il suo mantra indirizzando il suo messaggio a tutta la squadra. Dopo aver ringraziato Mihajlovic, il tecnico si è concentrato sui giocatori che, nonostante la tristezza per l’esonero, si sono messi subito al lavoro per assimilare i nuovi dettami tattici del mister. Nessuna rivoluzione, dunque, ma Brocchi vorrà vedere, in tutti, almeno un 5% dei suoi insegnamenti. Infine una battuta su Balotelli: “Se uno corre solo quando ha la palla non mi serve. Mi ha promesso che darà tutto: sa che non avrà altre possibilità“. Uomo avvisato …