Adriano Galliani ha rilasciato una intervista al quotidiano giapponese Nippon Sports che l’ha pubblicata anche sul sito www.sponichi.co.jp. L’intervista, la più letta di ieri nella sezione Sports in tutto il Giappone, ha riguardato Keisuke Honda ed è stata realizzata dal giornalista italiano Alberto Costa.
Adriano Galliani, a che punto siamo con il rinnovo del contratto di Honda? Sarà possibile un prolungamento? Di quanti anni sarà il nuovo contratto?
“Mi scusi ma non capisco tutte queste domande. Il contratto del giocatore scade il 30 Giugno del 2017. Non c’è fretta, ne parleremo con calma al momento opportuno”.
E quando sarà il momento opportuno?
“Tenga presente che abbiamo alcuni giocatori il cui contratto scadrà nel Giugno di quest’anno. Ora ci concentreremo su di loro e sulle loro situazioni. E’ difficile che il Milan rinnovi un contratto con grande anticipo. Quindi non è questo il momento per parlare del contratto di Honda. Anche perché non ci sono motivi per affrettare una decisione che può essere presa con tranquillità”.
Scusi, ma che cosa vuole dire?
“Che Honda non ha mai chiesto di andare via dal Milan. Si trova bene a Milano e nel Milan, questo glielo garantisco io”.
Ma sui giornali italiani…
“Lasci perdere i giornali italiani. Io le dico che un mese fa mi sono visto con il fratello di Keisuke, che gli fa anche da agente, e che non ci sono problemi. Siamo d’accordo su tutto. E noi siamo contenti del rendimento del ragazzo. Sta giocando sempre, è ultra-ultra titolare. Voglio tranquillizzare i tifosi giapponesi: non c’è nessuna fretta”.
D’accordo, anche se non c’è fretta possiamo affermare che in linea teorica Honda è uno di quei giocatori destinati a rimanere al Milan ancora per quale anno?
“Assolutamente si. Noi siamo molto contenti di lui. E’ un professionista esemplare. Se c’è un giocatore su cui la società non ha alcun tipo di osservazione da fare è proprio Honda. Del resto i giapponesi sono così: sono dei soldati, sono precisi, puntuali, professionali. Danno sempre il cento per cento. Magari una partita la giocano bene e l’altra meno bene perché in nove mesi di campionato è difficile che uno sia sempre al top della condizione ma si può essere sicuri che, comunque, avranno sempre dato tutto. E in questo senso Honda è un vero giapponese: dà sempre il cento per cento di quello che può dare. Rincorre gli avversari, fa fatica, non si ferma mai. E questo non lo si può dire di altri giocatori, purtroppo”.
Può raccontarci che cosa è successo veramente con le dichiarazioni rilasciate da Keisuke dopo Milan-Napoli? Era ottobre e in quel periodo il ragazzo non giocava.
“Quello che Honda dice in Giappone arriva in Italia distorto. Le sue frasi vengono tradotte dal giapponese all’inglese e poi dall’inglese all’italiano… E il significato cambia”.
Ma dopo quell’intervista che scatenò parecchie polemiche in Italia, lei si è arrabbiato con lui? Gli ha parlato?
“Nessuna arrabbiatura. Noi abbiamo capito subito che se Honda fa delle critiche le fa a fin di bene e non certamente per creare problemi alla squadra e alla società. Certo che gli ho parlato dopo quell’episodio, ci parliamo spesso. Gli ho spiegato che se lui fa delle dichiarazioni in Giappone deve stare poi attento che in Italia le sue parole arriveranno male interpretate”.
Comunque, anche in seguito a quell’intervista, si parlò della possibilità che Keisuke lasciasse il Milan a gennaio.
“Tutte invenzioni giornalistiche. Per noi Honda è sempre stato incedibile”.
Ma al Milan non sono arrivate richieste da parte di Club stranieri?
“A me nessuno ha mai chiesto di poter acquistare Honda. La verità è che durante i periodi del calciomercato si fanno sempre vivi molti agenti internazionali. Però quando gli dici che un giocatore non è in vendita, in genere si fermano”.
In definitiva come giudica la stagione di Honda?
“La trovo assolutamente positiva. Ha giocato moltissimo, quasi sempre bene. Speriamo che la sua buona annata si concluda positivamente anche per il Club con la conquista della Coppa Italia”.
Ci può raccontare un episodio curioso del suo giocatore giapponese?
“Mi dispiace ma non ho episodi curiosi da raccontare. Honda è un robot e se c’è uno su cui non ci possono essere pettegolezzi è proprio lui”.