Un vanto, un rischio, di certo non solo una magra consolazione perché il Diavolo ci crede fortemente e va avanti nel suo percorso già avviato da tempo, consapevole di essere sulla buona strada: “Ora abbiamo 37 giocatori del nostro settore giovanile che vestono le maglie delle varie Under – ricorda l’AD – e 6 della Prima squadra provengono dal vivaio: Donnarumma, Abate, De Sciglio, Calabria, Antonelli e ora Locatelli. Nessuna big ne ha altrettanti“.
Tutto bello, ma forse non basta. O meglio: i tifosi hanno bisogno di sognare, vogliono il grande nome. Quello che alla fine ti permette di vincere più facilmente e velocemente, senza aspettare del tempo che nemmeno c’è dopo anni di delusioni. Ibra per esempio, il nome perfetto ma impossibile: “I vari Ibrahimovic hanno ingaggi tali da non essere più sostenibili dai nostri club. La verità è che la Serie A una volta era un campionato di arrivo, ora è diventato un campionato di transito“.
This post was last modified on 2 Aprile 2016 - 13:40