Una prestazione d’orgoglio era quella che Sinisa Mihajlovic aveva chiesto ai suoi calciatori e, a parte il risultato negativo, l’ha ottenuta. Nonostante la buona prova in generale della squadra, però, ci sono stati alcuni elementi che obiettivamente sono un po’ mancati. Bacca e Romagnoli, su tutti, hanno un po’ deluso, ma anche sulle fasce qualcosa è mancato. Le occasioni più importanti costruite dai rossoneri, compresa l’azione del gol, sono arrivate da palle inattive o si sono sviluppate per vie centrali. Il gioco sulle fasce è un po’ mancato e, in generale, i dirimpettai bianconeri hanno vinto il duello con gli esterni, sia bassi che alti, dei padroni di casa.
Dopo Bacca e Romagnoli i peggiori in campo, tra i rossoneri, sono stati sicuramente Boanventura e Honda. I due esterni alti milanisti, da un mese e mezzo a questa parte, soprattutto il primo, non sono più le infaticabili e propositive ali di qualche tempo fa. Il lavoro che svolgono, in fase propositiva e di copertura, è abbastanza massacrante e, senza un ricambio, stanno un po’ pagando la stanchezza. Ieri la loro partita è stata abbastanza anonima. Tanta corsa, cosa che non manca mai, ma scarsa precisione. Pochi spunti, tante palle perse e una costante sensazione di difficoltà nei confronti degli avversari di turno, Lichsteiner ed Alex Sandro che hanno imperversato nella loro zona di competenza.
Migliore, ma sicuramente non soddisfacente, è stata la prova dei loro compagni di reparto. Senza infamia e senza lode quella di Luca Antonelli. Il terzino sinistro rossonero non ha sofferto molto e, in generale, ha offerto la solita buona prova a livello difensivo, ma non ha offerto la solita spinta offensiva. Diverso è il discorso che si deve fare per Ignazio Abate. L’esterno destro rossonero ha dato l’anima, il cuore, ci ha messo tanta voglia e la solita inesauribile corsa, in linea con quella che è stata la sua positiva stagione. C’è, però, la macchia enorme dell’errore sul gol di Pogba che poi è stato quello che ha deciso la partita. Una leggerezza che è costata cara e che, purtroppo, non è certamente una novità nel repertorio di Abate.