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Una serata da Milan per addolcire un’altra stagione da dimenticare

Aspettando il 21 maggio, ormai vero e proprio crocevia della stagione rossonera, quella di questa sera resta forse l’ultimo vero appuntamento del campionato del Milan targato 2015/2016. Al di là del discorso sesto posto, ultimo piazzamento valido per qualificarsi in Europa League senza essere obbligati a vincere la Coppa Italia, affrontare la Juventus a San Siro deve, per forza di cose, stimolare l’orgoglio, la voglia e la determinazione dei calciatori milanisti. L’ultimo mese e mezzo ha cancellato quanto di buon era stato costruito e fatto durante l’inizio dell’anno solare e sta dando a tutti la sensazione, soprattutto ai tifosi, di trovarsi ancora all’interno di un tunnel nel quale non si riesce proprio a vedere la luce.

Le parole pronunciate ieri da Sinisa Mihajlovic, nella conferenza stampa di presentazione alla sfida di questa sera, sembrano quasi un segno di resa. Pronunciate da un vero combattente, cosa che il tecnico serbo è sempre stato, fanno ancora più male e rendono l’idea di quanto sia diventata una sorta di impresa impossibile fare bene sulla panchina rossonera. Ai tifosi, però, comunque vada a finire questa stagione, Mihajlovic ha lasciato qualcosa, consci ormai quasi all’unisono che le colpe dei continui fallimenti rossoneri sono da attribuire ad altri soggetti. Anche la squadra, almeno per la stragrande maggioranza, sembrava essere tutta dalla parte del tecnico. Le ultime quattro prestazioni, però, hanno un po’ offuscato questa immagine, questa idea che si era palesata fino a qualche settimana fa.

Ora, i calciatori devono dimostrare gratitudine verso Mihajlovic e non c’è modo migliore di farlo che se non sfoderando una grande prestazione contro la squadra più forte del Campionato. Un’armata invincibile che ha vinto 21 delle ultime 22 partite, ma che deve essere affrontata nel modo giusto, non sentendosi già sconfitti in partenza. Un modo anche per cominciare al meglio una sfida che durerà 180 minuti e che avrà il suo epilogo il 21 maggio, giorno nel quale si deciderà gran parte della stagione rossonera. Sono lontani i tempi in cui un gol fantasma di Muntari decideva un campionato, o ancor di più quelli in cui a Manchester ci si giocava la Champions League, ma questa sera una prestazione da Milan avrebbe un significato enorme.

C’è un dato statistico poi che un tifoso rossonero non può non considerare. Il Milan non batte la Juventus in campionato (ed in generale) dal novembre 2012, quando un rigore (alquanto dubbio) realizzato da Robinho, diede la vittoria ai ragazzi allora allenati da Mister Allegri che ora siede sulla panchina dei nostri avversari di giornata. Tre anni e mezzo sono davvero troppi e diventano ancor più pesanti se si pensa che i bianconeri hanno espugnato San Siro nelle ultime due occasioni e battono il Milan regolarmente (tra casa e trasferta) da ben sei partite. Anche un pari servirebbe un po’ a spezzare questo trend disastroso, ma in generale serve una prestazione di carattere, di orgoglio, una prestazione anche per dire grazie a Mister Sinisa, comunque andranno a finire le cose.

 

This post was last modified on 9 Aprile 2016 - 13:47