Siamo di nuovo nella fase in cui ci si aggrappa a Balotelli, nel rinnovato auspicio che possa combinare qualcosa di buono e risolutivo. Prima accolto con sorpresa, poi atteso dopo l’infortunio, mal sopportato quando vagava senza idee per il campo e adesso tornato uomo della speranza. Oggi il Milan, sostiene La Gazzetta dello Sport, si affida a Mario come a nessun’altro della rosa.
Scontato la squalifica di Verona, con il Frosinone rindosserà la maglia da titolare e da lui, più che da Bacca, ci si aspettano gol e giocate che tengano la squadra a galla. Deve salvare i rossoneri e se stesso, ragionando per il bene del gruppo ed esaltandosi a livello personale come quasi mai successo in questa stagione. All’ex Liverpool rimangono 4 finali – compresa la Coppa Italia – per convincere la società a rimanere, ma ovviamente la fase di incertezze che stanno vivendo in via Aldo Rossi influisce sull’area tecnica. Restassero così le cose difficilmente l’attaccante potrà conquistare la conferma, ma ricordando le parole di Galliani dovrebbe bastare poco per convincere la dirigenza a dare il via libera per la sua permanenza: giusta o sbagliata che sia. Quindi la strada è in discesa, se sarà intelligente e già da domani si muoverà.
Affronterà la peggior difesa della Serie A (68 gol presi, dieci in più del Verona), quindi siamo di fronte alla miglior occasione per segnare dopo un digiuno lungo sette mesi. Serve una rete, ma servono anche i dettagli e cioè prestazioni positive e atteggiamenti incoraggianti nella rincorsa non scontata per difendere il sesto posto e dunque la qualificazione in Europa League. Paradossalmente Balo rischia di essere uno delle pochissime punte a disposizione il prossimo anno, perché Menez Boateng, Luiz Adriano e magari Niang andranno via. Meno Bacca, però attenzione alle offerte.
This post was last modified on 30 Aprile 2016 - 18:19