Tra amici, ma è stato anche un pranzo di lavoro. Ieri ad Arcore, Berlusconi, Galliani a Sacchi hanno parlato del Milan di domani, di come risollevare la squadra partendo dall’allenatore. La stessa cosa successe poco più di un anno fa quando ad Arrigo, a Milanello, venne addirittura proposto di ritornare in società. Risposta negativa e indicazioni sulla panchina non seguite. Di fatto l’era Inzaghi finì quel giorno e adesso pure il destino di Mihajlovic appare ormai segnato e nemmeno così legato alla vittoria della Coppa Italia. Lo storico mister e CT, insieme all’AD, hanno cercato di convincere il presidente a non accelerare: in caso di figuraccia con la Juve potrebbe promuovere subito Brocchi, ma per loro sarebbe un errore.
Ci sono 3 correnti di pensiero, che rispecchiano filosofie e ruoli diversi dei protagonisti. Silvio resta affascinato dal tecnico della Primavera: lo ritiene preparato, in grado di proporre bel gioco e, dettaglio importante, abbastanza economico. Non chiederebbe un super ingaggio e permetterebbe al club di sfrutterebbe le (poche) risorse sul mercato per rinforzare la rosa. Galliani deve rispettare i conti e rifare grande il Diavolo, miracoli difficili ma sogni del Cavaliere da provare ad esaudire. I tifosi, in modo decisamente ingeneroso secondo La Gazzetta dello Sport, protestano solo con lui – come unico colpevole – per i fallimenti di ogni stagione recente. Ora vorrebbe che la scelta fosse al di sopra di ogni critica e spinge per Marcello Lippi: esperto, di qualità tecniche e umane per gestire al meglio squadra e spogliatoio, carismatico e motivatore. Scelta saggia per la Rosea, già avallata a gennaio in caso di sconfitta con la Fiorentina.
Sacchi vota Di Francesco perché un po’ si rivede nella guida del Sassuolo: provincia, calcio offensivo e divertente, crescita dei giovani, capacità ad “ammazzare” le grandi di Serie A. C’è però un problemino: il 46enne ha appena detto che va dove non c’è confusione, rispondendo per le rime al numero uno di via Aldo Rossi che lo aveva scartato. Bisognerebbe ricomporre la situazione, non un grosso problema visto che le parole se le porta via il vento. Sacchi in passato consigliò Sarri ma non venne ascoltato, per questo motivo – magari – Eusebio possiede un piccolo vantaggio. Infine va aggiunto un altro nome, remoto ma interessante, alla lista: Giampaolo.