Non siamo ancora a fine stagione, anche se mancano poco meno di due mesi, ma può essere già tempo di primi bilanci. Il campionato del Milan, dopo i due punti conquistati tra Sassuolo, Chievo e Lazio, si sta incanalando verso un malinconico sesto posto, se non ci saranno ulteriori tracolli che faranno perdere anche l’ultima piazza disponibile per centrare la qualificazione in Europa League. I rossoneri hanno poco da chiedere a queste ultime otto giornate di campionato, mentre aspettano con ansia l’appuntamento del 21 maggio, con la finalissima di Coppa Italia contro la Juventus all’Olimpico di Roma, che potrebbe dare tutto un altro senso all’ennesimo stagione altalenante e controversa.
In generale, però, da quest’annata c’è la consapevolezza di aver posto le prime basi per un rilancio, un rinnovamento che dà la percezione di quanto non sia proprio tutto da buttare. Ed ecco, quindi, come i nostri promossi e bocciati (o semplicemente rimandati) ci danno al 26 di marzo delle certezze incontrovertibili. Si parte dall’allenatore che non ha fatto il miracolo di portare il Milan in Champions League, ma ha dato un’anima, un carattere, una voglia, una quadratura a questa squadra. Il gioco resta quello che è, ma con il materiale tecnico a disposizione, era difficile fare di meglio. Berlusconi dice di voler valutare la fine della stagione, anche se sembra molto più orientato verso l’ennesimo ribaltone, ma Mihajlovic meriterebbe la riconferma ad occhi chiusi.
Il solo merito di aver lanciato un sedicenne in porta, varrebbe da solo il secondo anno come allenatore del Milan. Ed è proprio Gigio Donnarumma la sorpresa più bella di questa stagione. A 17 anni è già pronto per difendere i pali di una big del nostro campionato: Chapeau! Il Milan del futuro ha in Alessio Romagnoli un centrale che, mercato a parte, può garantire quindici anni di sicurezza per la terza linea. A sinistra ha fatto il suo e continuerà a farlo, Luca Antonelli. Bene anche Abate, ma forse per la fascia destra servirebbe un rinforzo. A centrocampo malissimo lo strapagato Bertolacci, benino Kucka, bene Riccardo Montolivo. Per il Capitano era la stagione della verità e, a conti fatti, la possibilità di un rinnovo se la merita.
Benissimo Bonaventura, ma questa non è una novità, l’altra vera sorpresa stagionale è il giapponese Honda. Sembrava un giocatore finito, Mihajlovic gli ha riservato il ruolo di esterno di centrocampo e lui ci ha messo tanta qualità, ma soprattutto quantità e voglia. Davanti sono state perse le varie scommesse Boateng, Menez e Balotelli, troppo altalenante Luiz Adriano e ad un certo punto già ceduto, bene Niang che è stato perseguitato dagli infortuni, ma ha fatto bene quando è stato a disposizione. Carlos Bacca ha segnato, tanto per essere il suo primo anno in Italia. Ha fatto così bene che ora sembra essere desiderato dal nuovo Bayern Monaco di Carletto Ancelotti. Il Milan dovrebbe però ripartire da lui e dare continuità ad un progetto che in estate è costato circa 90 milioni di euro.