I mesi passano e la fine del campionato è sempre più vicina: in molti invocano e prevedono una rivoluzione in casa rossonera, ma sembra che questi cambiamenti non riguardino il reparto avanzato del Milan. Per il momento, Carlos Bacca e M’Baye Niang dovrebbero essere le punte di riferimento anche per la prossima stagione. Il Diavolo vorrebbe trattenerli entrambi e non è prevista una loro cessione, ma se dovessero arrivare offerte irrinunciabili le cose potrebbero anche cambiare. Sul colombiano ci sarebbe un concreto interesse da parte del Bayern Monaco, mentre il francese ha ricevuto diverse offerte già a gennaio ma la società ed il giocatore hanno optato per la sua permanenza.
In questa stagione, Niang è stato uno dei protagonisti sia in positivo che in negativo: ha segnato tanto, ma ha giocato poco per via degli infortuni e dell’incidente automobilistico subito dopo la gara contro il Torino lo scorso febbraio. Quest’ultimo intoppo potrebbe avere compromesso il suo futuro in rossonero, ma per lo stesso motivo la lista delle squadre interessate sarebbe diminuita rispetto alla sessione invernale di calciomercato. Sulla stima del Milan per il francese però, il condizionale è d’obbligo perché la sua dedizione e il suo impegno per provare un recupero lampo in vista della finale di Coppa Italia è stato molto apprezzato dalla dirigenza del Diavolo. L’incontro con i medici ad Amsterdam presso la struttura guidata da Niek Van Dijk, professore che ha operato il numero 19 milanista darà delle indicazioni a riguardo.
Il rientro di Luiz Adriano potrebbe anche rallentare il recupero di Niang per la finale di Coppa Italia, ma resta il fatto che il francese rimane un grande patrimonio per il Milan del futuro. L’attaccante, nato nel dicembre del 1994, è ancora molto giovane e ha ampi margini di miglioramento: in questa stagione ha segnato otto gol e ha regalato ai compagni ben cinque assist in sole venti gare giocate tra campionato e coppa nazionale. La situazione di Niang non sembra variare neanche se Mihajlovic dovesse essere sostituito sulla panchina rossonera: il tecnico serbo è stato indubbiamente il suo principale sponsor, ma il numero 19 milanista ha dimostrato di meritare d’indossare la maglia del Diavolo.