20 Marzo 1991. Una data che ai tifosi rossoneri meno giovani ricorda una pagina nera della storia del Milan. I fatti: si giocava allo stadio Velodrome di Marsiglia il ritorno dei quarti di finale di Coppa dei Campioni tra Olympique Marsiglia e Milan, andata 1-1. Al minuto 87, sul punteggio di 1-0 per i francesi, risultato che avrebbe sancito l’eliminazione del Milan dalla competizione che nei due anni precedenti aveva dominato, improvvisamente uno dei riflettori dell’impianto d’illuminazione dello stadio si spense e la partita fu interrotta. Alla ripresa del gioco, i calciatori rossoneri, incitati da Adriano Galliani, non fecero ritorno in campo e persero 3-0 la partita a tavolino.
L’arbitro di quell’incontro, Bo Karlsson, intervistato da L’Equipe, ha dichiarato: “Rimane una partita speciale, impossibile da dimenticare. Non avevo mai affrontato una squadra che si rifiuta di riprendere il gioco. Quella notte ognuno è stato sorpreso dalla reazione dei milanesi. Sapevo che ci sarebbero voluti otto minuti per fa tornare la luce. Il riflettore aveva riacquistato la metà della sua intensità e la visibilità era sufficiente per giocare i tre minuti finali. Ho attraversato il campo per mettere la palla nell’area rossonera. Ma il Milan non si mosse e rimase all’ingresso del tunnel che porta agli spogliatoi. Ho poi dato un fischio per la ripresa della partita. Poiché non vi era alcuna giocatore del Milan per completare la rimessa in gioco, ho dato il fischio finale. Non sapevo cosa sarebbe successo, se il risultato sarebbe stato approvato o meno, ma ricordo le parole dei miei assistenti: ‘Potrebbe essere la mia ultima partita’. Un paio di settimane dopo, però, l’Uefa mi incaricò di arbitrare la finale di Coppe delle Coppe“.
Al Milan venne inflitta una durissima sanzione dall’UEFA: fu infatti estromesso da qualsiasi competizione europea nell’anno successivo.
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