Dalla Cina alle stalle. A gennaio il Milan decise di cedere Luiz Adriano, 15 milioni che valevano una bella plusvalenza. Ma poi l’affare saltò, questione di cifre, e l’ex Shakhtar gioca l’andata della semifinale di Coppa Italia prima di scomparire. Tornato titolare con la Lazio, dopo la mezz’ora di Verona, ha messo in campo grande voglia di dimostrare di essere degno della maglia.
Prestazione sufficiente. Non parliamo di un fenomeno, ammette La Gazzetta dello Sport, però in area ci sa stare e domenica è apparso molto attento a fare i movimenti giusti per agevolare il compagno d’attacco Bacca. Buon feeling già ad inizio stagione e ruoli chiarissimi: uno è il cannoniere; l’altro chiamato a lavorare maggiormente insieme alla squadra, quindi pressare gli avversari e aprire spazi. Paradigmatico e bellissimo l’1-1 segnato a San Siro: Carlos si dilegua, L.A. riceve palla, la difende e in scivolata scarica per il colombiano che di esterno pesca l’angolino senza doverla nemmeno stoppare. La stagione del brasiliano poteva crescere meglio, invece è ferma a 5 reti (3 in campionato) e non lo vede festeggiare dal 28 novembre. Adesso diventerà fondamentale da qui alla fine, aggiungendo soluzioni, viste anche le comprensibili difficoltà di Jack e Honda, e disponendo di un colpo di testa prezioso 6 punti con Empoli e Sassuolo. Per alcune caratteristiche è meglio di Niang. Attenzione a quei due, perché gli basta un metro di libertà per colpire. Mihajlovic aveva appena indicato nel reparto offensivo uno dei problemi principali, ma forse ora si riscoprirà valore aggiunto.
Per il presente, probabilmente non per il futuro perché Luiz l’anno prossimo difficilmente rimarrà in rossonero. Nell’ennesima rivoluzione alle porte, gli acquisti di mercato verranno finanziati pure da delle cessioni e lui è fra i primi della lista. Dalla Cina arriveranno nuove offerte, soldi che il Diavolo aspetta.