Sinisa Mihajlovic è costretto a cambiare di nuovo. Tra infortuni e scarsa condizione di Balotelli, Menez e Luiz Adriano, il tecnico serbo si trova di miovo a rimescolare le carte per la trasferta di Verona contro il Chievo. Ora la tentazione è quella di tornare al 4-3-3, giá testato in questa stagione nel tentativo (fallito) di valorizzare Alessio Cerci. Stavolta gli esterni saranno Keisuke Honda e Giacomo Bonaventura, sicuramente più affidabili dell’ex granata finito al Genoa.
Honda gioca ormai titolare dal 20 dicembre, ovvero dal match di Frosinone. Con la sola eccezione della partita dell’Epifania contro il Bologna, il giapponese ha mantenuto un livello alto, conquistandosi il posto fisso. Bonaventuram dal canto suo, è da più di anno uno dei riferimento rossoneri: ha saltato solo per infortunio la partita contro l’Udinese per poi non uscire più. D’altronde Jack ha dimostrato di essere una carta valida come mezzala, trequartista o, appunto, esterno d’attacco.
La parola d’ordine, insomma, è adattabilità, dote che Mihajlovic cerca nei suoi uomini in ogni partita, sia in emergenza, sia con l’organico a pieno regime. L’allenatore aveva elogiato Honda proprio per l’equilibrio che riesce ad offrire: “E’ umo dei giocatori più importanti in questo sistema perché ci dà equilibrio”. Il riferimento era al 4-4-2, modulo che ora verrà accantonato. Poco male, basta che ci siamo le ali per volare almeno in Europa League.