Il Milan di Mihajlovic sta lottando, si sta migliorando, ma sa che è difficile sconfiggere i mulini. Questi ultimi sono rappresentati dalla società che impone un certo livello di investimenti e di scelte di mercato. Una squadra mediocre, diventata poi sufficiente ha dovuto lottare e sta lottando contro squadre ben più attrezzate. Come se non bastasse il mercato di gennaio non ha migliorato le cose, anzi. L’ultima genialata di Galliani è stata quella di regalare El Shaarawy alla Roma e di lasciare il nulla osta per Perotti, giocatore a lungo inseguito ma mai acquistato.
Così, una squadra che già di per sé era avanti anni luce è diventata un’armata fortissima, difficile da battere per chiunque. Le sette vittorie consecutive con 22 gol fatti e soli cinque subiti, diventano una frustrazione per chi si è rimesso in carreggiata, ma sa di non poter competere con questi numeri per evidenti differenze tecniche. Non bastava il mercato incompleto di quest’estate e la rinuncia a rinforzarsi a gennaio che i regali fatti a chi ti aveva fatto strapagare Bertolacci (ahinoi) e Romagnoli (grazie di tutto) , descrivono al meglio tutti i limiti di una società ormai allo sbando.
E allora la straordinaria rincorsa di Mihajlovic che ha costruito un gruppo che lotta e si sacrifica e deve pure pensare ad un suo possibile esonero, viene vanificata dalle scelte scellerate. In estate l’operazione El Shaarawy sembrava un affare, ma adesso è chiaro a tutti che regalarlo alla Roma è da autolesionisti, soprattutto se giochi con il 4-4-2 e non hai alternative ai vari Honda e Bonaventura. Il Diavolo al momento si gode il suo “generale” ed una squadra che lotta, ma deve continuare a fare i conti con una società che sembra fare gli interessi di altri e continua a fare scelte di mercato da chi di calcio sembra capirne davvero poco, anche se sappiamo bene che il problema è rappresentato da interessi di vario genere.
This post was last modified on 5 Marzo 2016 - 11:58