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Chievo: rombo di centrocampo e intensità, ma la difesa…

Tappa al Bentegodi di Verona per il Milan che, dopo avere perso al Mapei Stadium, è chiamato ad affrontare il Chievo di Rolando Maran. La compagine clivense, che nelle prime giornate aveva evidenziato un rendimento di alto livello, staziona ora al decimo posto della graduatoria, con trentaquattro punti all’attivo, caratterizzati da nove vittorie, sette pareggi e dodici sconfitte. Già, nonostante Alberto Paloschi si sia accasato allo Swansea City, i gialloblù stanno disputando una stagione nel complesso soddisfacente e, tra le mura amiche, risultano una squadra difficile da affrontare.

Punti di forza: il rombo di centrocampo.
I veneti dispongono di una linea mediana aggressiva, coriacea, solida e continua nel rendimento. I centrocampisti a disposizione di Maran assicurano infatti grinta, corsa, dinamismo, inserimenti, contrasti e interdizione: malgrado non siano sempre precisi in fase di possesso, svolgono piuttosto bene la fase di non possesso, sanno fare filtro, recuperare palloni, ben proteggere la difesa e avviare le azioni di rimessa. Queste ultime dovrebbero essere poi sviluppate da Valter Birsa che, se fosse in giornata, potrebbe imprimere la propria griffe sull’incontro. Insomma, qualora il Milan scendesse in campo con un centrocampo leggero e poco convinto, il Chievo potrebbe riuscire a impossessarsi della zona nevralgica del terreno di gioco, a non concedere palle gol e a disporre di spazi per ripartire.

Punti deboli: la fascia destra; la coppia centrale.
Il Chievo presenta una retroguardia perforabile che, nelle ultime uscite, ha evidenziato numerose lacune. Sulla corsia di destra, Frey fatica in entrambe le fasi: spinge in maniera sporadica e poco efficace e, quando puntato da esterni rapidi e scattanti, rischia di andare in netta difficoltà. Discorso simile va fatto per la coppia centrale che, pur disponendo di esperienza e senso del gioco, non sempre riesce a tenere botta ai centravanti più pericolosi e, quando messa sotto pressione, è solita incappare in qualche svarione di troppo. Ecco allora che, se i centrocampisti fossero costretti ad abbassare il ritmo, il pacchetto arretrato gialloblù potrebbe sbandare.

Giocatore chiave: Nicola Rigoni.
Centrocampista arretrato, dotato di forza fisica e qualità tecniche, bravo a leggere lo sviluppo delle azioni, a rallentare il gioco e a impostare, il numero quattro clivense è capace di assicurare ordine e fosforo e rappresenta il perno della linea mediana di Maran. Riuscirà a salire in cattedra anche contro il Milan? Al campo, la sentenza.

This post was last modified on 12 Marzo 2016 - 17:08

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redazione