L’ex centrocampista rossonero, Demetrio Albertini, ai microfoni dell’ANSA, ha parlato di Arrigo Sacchi, suo allenatore al Milan e in Nazionale.
Queste, in merito, le sue dichiarazioni: “Quando arrivò al Milan, era un signor nessuno, ma era preparato e sapeva come ottenere risultati. Mi prese nella Primavera del Milan e mi fece esordire in Prima Squadra, poi mi volle con sé in Nazionale e giocai con lui un Mondiale ed un Europeo. Nel 2010, lo chiamai per cooperare con le selezioni azzurre, gli ho detto di non volerlo come allenatore: è troppo tosto per il calcio di oggi”.
E ancora: “Ero un esordiente, quindi, all’epoca, non sapevo se fosse normale o meno, ma si faticava da matti. Sacchi era maniacale, ci ha portato a traguardi considerati impossibili. Ha cambiato la mentalità del nostro calcio e, per me, la cosa più bella è che mi abbia insegnato a fare il professionista. Non credo che i metodi di Sacchi sarebbero in linea con le pressioni del calcio odierno e mi viene difficile pensare a un mio compagno di squadra di allora che sostituirei con un calciatore del Milan di oggi“.