Una giornata con Dejan Savicevic. E’ quella che ha potuto trascorrere il club Fedeli Rossoneri Montenegro (FRM), di cui il Genio è diventato Presidente Onorario. Ma è stata anche un’occasione per raccogliere le osservazioni del grande ex rossonero sul Milan di oggi. Dichiarazioni che SpazioMilan vi riporta in esclusiva, grazie alla collaborazione di Aleksandar Popovic, Presidente di FRM che ha consegnato a Savicevic la maglietta numero 10 rossonero, con tanto di dedica del club, tessera di membro e placca. “Se avessi deciso di vivere a Milano, oggi probabilmente farei qualcosa nel Milan”, ha raccontato il Genio.
Dejan, segui sempre i rossoneri?
“Certo, guardo tutte le partite, il Milan mi interessa più di ogni altro club. Poi amo più di tutti i campionati, a partire dalla Serie A”.
Cos’è mancato di più al Milan degli ultimi anni: investimenti o chiarezza societaria?
“E’ difficile dire quando sei lontano, piuttosto di quando sei dentro al Club, al centro di quello che accade. Vedi e sai solo quello che e’ servito al pubblico, quindi sarebbe sbagliato commentare queste cose”.
Se ti fosse arrivata un’offerta di lavoro dal Milan?
“Oggi è un po’ cambiata la politica del club, dove ci sono tanti ex giocatori (Alberigo Evani, Stefano Eranio, Filippo Galli, Daniele Massaro, Franco Baresi, Cristian Brocchi), che hanno avuto o hanno ruoli da allenatore o marketing, gestione d’immagine. Non possiamo lavorare tutti lì. Se fossi rimasto a vivere a Milano probabilmente avrei trovato il mio spazio nella società . Ma, ho deciso di vivere qui, nella mia Podgorica, e posso dire che non ho ricevuto telefonate concrete”.
Chi vedi bene nella rosa attuale?
“Giacomo Bonaventura, Carlos Bacca, Luiz Adriano sono giocatori molto forti. C’e’ anche Mario Balotelli, che, però, non riesce proprio a ingranare. La squadra ha sofferto perché alcune posizioni non sono adeguatamente coperte. Ci sono i giocatori bravi, ma altre squadre, in Italia come in Europa, hanno soluzioni migliori”.
E Mihajlovic?
“Sta dando il massimo e sta facendo buoni risultati con questa squadra”.
Come giudichi la scelta di lanciare un giovane come Gianluigi Donnarumma?
“E’ stato un grande rischio di Mihajlovic. Togliere Diego Lopez dalla porta e mettere un ragazzino di 16 anni è stata una mossa coraggiosa. Miha ha fatto vedere che ha un gran fiuto da allenatore, mentre il Milan ha trovato in Gianluigi Donnarumma il portiere per il prossimo decennio, almeno!”.
ECCO IL VIDEO DELL’INCONTRO CON IL MILAN CLUB FEDELI ROSSONERI MONTENEGRO