Spumante Milan

Doveva essere la gara della conferma e della continuità, dopo aver sbocciato nel derby, per dirla alla Mihajlovic, il Milan ha trovato un ottimo spumante dentro la sua bottiglia e ha liquidato anche il Palermo. Un primo tempo praticamente perfetto e una ripresa di gestione, migliorabile in alcuni tratti, hanno regalato al Milan la seconda vittoria consecutiva, la terza in quattro gare del girone di ritorno. Dopo Juve e Napoli, da quando è finita l’andata, ci sono i rossoneri: l’inversione di rotta è evidente, fisicamente e mentalmente il gruppo ha cambiato tendenza, ha fatto muro intorno al suo tecnico e ora corre veloce.

E chi se ne importa se davanti hanno vinto tutte, se Zarate all’ultimo secondo ha dato i tre punti alla Fiorentina, non era la giornata per rosicchiare punti, era quella per confermare sè stessi dopo che contro Atalanta all’andata ed Empoli al ritorno il Diavolo aveva fallito la conferma delle belle vittorie precedenti. La squadra ora c’è, ha una sua fisionomia, ha i suoi titolari e ha le sue certezze, soprattutto davanti. Bacca sta ripercorrendo le orme di Ganz, del ‘segna semper lu‘ che trasformava in oro ogni palla che toccava, Niang ha trovato la seconda rete consecutiva, mai successo al Milan, e ormai la difesa sembra blindata: cambiando il partner di Romagnoli il risultato non cambia, quasi, mai e sono solo 2 le reti incassate nelle ultime 4 partite.

Anche il calendario ora sembra favorevole, il Diavolo affronterà Udinese e Genoa in casa prima della trasferta al limite del proibitivo al San Paolo. Mettere sei punti in cascina per poi sfidare il Napoli consapevoli della propria forza: l’obiettivo a breve termine deve essere questo, poi si potrà pensare a far sogni europei.

 

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