Ieri a San Siro i tifosi del Milan si sono alzati in piedi ad applaudire per ben tre volte: dopo i due gol di Bacca e Honda e per riaccogliere il ritorno in campo di Jeremy Menez. Il francese, i virtù della scorsa straordinaria stagione, è il beniamino del popolo milanista che ne ha rimpianto l’assenza, conscio del fatto che l’imprevedibilità del numero 7 sarebbe stata utilissima in questa stagione.
Siamo a metà febbraio, l’infortunio alla schiena è stato tosto da combattere e probabilmente quando Menez entrerà in forma il campionato sarà agli sgoccioli. Resta però il fatto che avere un’alternativa di questo livello rasserena molto Mihajlovic che in attacco non ha mai avuto tutti gli uomini disponibili. A discapito di una condizione non ottimale Menez potrebbe comunque aver già scalato le gerarchie offensive, appena alle spalle di Bacca e Niang. Luiz Adriano infatti, oltre che dai problemi fisici, sembra ‘distratto‘ dalle continue voci di mercato e da quel trasferimento in Cina saltato al momento della firma e Balotelli dopo la sfuriata di Sinisa dovrà faticare parecchio prima di recuperare la fiducia del serbo. Un’occasione da sfruttare per l’ex Roma che potrebbe diventare l’arma in più da schierare a partita in corso: velocità e capacità di spezzare la partita che potrebbero disorientare gli avversari e risultare determinanti per il Daivolo.
Come caratteristiche tecniche sarebbe perfetto per giocare alle spalle di Bacca, e concedergli sempre più minuti è l’unico modo per riaverlo quasi al top. Così come la squadra anche per l’attaccante la discontinuità è sempre stata la linea rossa che ha accompagnato la sua carriera ma la qualità e il talento restano indiscutibili. Per la corsa Champions il Milan ritrova il suo cannoniere, sperando che torni a essere FenoMenez.