Lavagna tattica: il Napoli di Sarri

Riconquistare la vetta della classifica, tornare alla vittoria dopo due sconfitte (seppur immeritate) e “sdebitarsi” con una piazza calda, affettuosa ed entusiasta. Il Napoli di Sarri, dopo una settimana costellata dai due ko contro Juventus e Villarreal, non ha scelta: deve battere il Milan nel posticipo della 26^ giornata e dare una svolta alla propria stagione. Mancare il contro sorpasso alla Vecchia Signora, fallendo dunque anche la terza gara del filotto più importante dell’anno (Juventus, Villarreal, Milan e ancora Villarreal), potrebbe avere ricadute pesantissime in chiave campionato ed Europa League: una mazzata psicologica per la rosa, in gran parte non abituata a stagioni di vertice come quella in corso, e il rammarico enorme di non aver sfruttato l’isolato passo falso di Buffon e compagni. Ma sarebbe utile anche per scacciare ogni spettro di crisi: nel calcio, d’altronde, vincere è la vera panacea di ogni male.

Per tutti questi motivi, il Milan dovrà fare estrema attenzione. E sfoderare una partita perfetta per sperare di tornare a casa con un risultato positivo. Il clima rovente del San Paolo e la voglia matta di riscatto dei sarriani saranno due armi mentali pesantissime per i partenopei: i 60 mila tifosi azzurri saranno a tutti gli effetti l’uomo in più in campo. La condizione psico-fisica del Napoli non è delle migliori, ma l’impegno di giovedì in Europa League non dovrebbe aver lasciato particolari scorie nell’undici titolare di Sarri: solo 5/11 della formazione tipo (tra cui il portiere, Reina) è sceso in campo dal 1′ al “Madrigal”. Higuain e Insigne, a lungo a riposo nella trasferta iberica, sono pronti e carichi per “incornare” il Diavolo: il tandem argentino-napoletano (tra i più prolifici e affiatati d’Europa con 34 gol e 12 assist totali) è il vero spauracchio per la difesa del Milan. Che, peraltro, dovrà rinunciare almeno dall’inizio a Romagnoli: la retroguardia soffrirà naturalmente l’assenza del leader della linea a quattro di Mihajlovic.

A livello tattico, tuttavia, Napoli-Milan potrà essere una gara “favorevole” per i rossoneri. Il pallino del gioco, per esigenze di risultato e per natura delle squadre, sarà chiaramente in mano ai ragazzi di Sarri: i partenopei prenderanno il controllo della gara sin da subito, cercando di imporre con il consueto 4-3-3 il proprio gioco fatto di pressing alto, possesso palla, tagli e triangolazioni continue e cambi di gioco. Lo spartito azzurro è chiarissimo e viene eseguito dai calciatori con estrema precisione, ma questo leimotiv potrebbe esaltare le caratteristiche del Diavolo: concedere poco spazio al tridente Callejon-Higuain-Insigne e ripartire in velocità con i vari calciatori di “strappi” (su tutti Bacca e Niang, ma anche Bonaventura, Kucka, Abate e Antonelli) potrà essere la chiave per far male al Napoli. Condizione necessaria per riuscire nell’impresa, però, sarà mantenere la concentrazione al massimo per tutto il match: la coppia centrale Zapata-Alex dovrà superarsi a non concedere ossigeno e metri al Pipita, letale se può battere a rete. E, soprattutto, servirà una gara di estrema personalità: il Milan dovrà riproporre gli attribuiti mostrati contro Roma, Fiorentina e Inter.

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